Legnano calcio abbandonato da tutti, Legnano basket il più amato
Calcio e basket, quanto sono lontani. Ma ormai la città ha deciso. Per questo calcio non c'è più spazio, meglio ripartire da zero
Da una parte una situazione calcistica drammatica, dall’altra un’avventura cestistica vissuta ogni anno con una intensità costante e continua. Quanto sono diversi gli ambienti del Legnano calcio e del Legnano basket! La forbice che li separa si amplia sempre più con il calcio, leader dell’interesse locale da decine di anni, che ha perso la posizione proprio a vantaggio del basket.
Dopo l’amministrazione comunale che ha negato la disponibilità dello stadio Mari e ormai prossima a rientrare in possesso della sede e del magazzino (lo “sfratto” verso la società lilla scade venerdì prossimo, 23 agosto), anche la tifoseria organizzata ha deciso di non seguire più la squadra. Se pensiamo che pure il mondo imprenditoriale legnanese non ha mosso un dito per sostenere finanziariamente la rinascita del Legnano calcio, il quadro di un abbandono generale della città verso il club del presidente Benedetto è ben definito e chiaro. In città, per questo Legnano calcio, non c’è alcun futuro. Meglio ripartire da zero!
Il rovescio della medaglia è quello del basket. La sua immagine è offerta da una società sana e trasparente. La guida è Marco Tajana, vulcanico, estroverso, geniale presidente, da 20 anni trascinatore di tutto il movimento cestistico locale. Lo affianca da sempre il dg Maurizio Basilico. Insieme, fanno una coppia in grado di far bene in qualsiasi sport. Nessun CEO, Chief, manager ecc ecc., insieme a loro soltanto un gruppo di appassionati, conosciuti e apprezzati in città per le rispettive competenze e per l’impegno dedicato ai Knights. Insomma, una grande famiglia, così com’era una volta quella lilla dei Mari, Villa, Bossi, Cozzi, Caironi, Albertalli, Frascoli. Tutti uniti, senza interessi personali.
Il pubblico, dopo il passaggio dalla A2 alla B Nazionale, ha subito una inevitabile diminuzione ma, come hanno dimostrato i dati dello scorso campionato, i numeri sono più che confortanti e premianti. Oltre 1.200 spettatori a partita è un dato che rende orgogliosi i dirigenti e dà lustro al lavoro della società. Stagione dopo stagione la famiglia Knights piace sempre più. La partita, comunque vada, è un momento di festa. Non è stato facile creare questa mentalità nel tifoso, anche perchè a nessuno piace perdere, eppure Tajana & C. ci sono riusciti. Applausi.
Calcio e basket, quanto sono lontani. Ma ormai la città ha deciso. Per il calcio, inevitabile un “pollice verso il basso”. E il cuore lilla sanguina ineluttabilmente.
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