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Cinque mete per una gita fuori porta a Ferragosto

Si avvicina Ferragosto e per chi sta ancora aspettando le vacanze o trascorre l'estate in città è l'occasione per una gita fuori porta

L'Eremo di Santa Caterina del Sasso Leggiuno

Cascate, borghi, sentieri e riserve naturali: si avvicina Ferragosto e per chi sta ancora aspettando le vacanze o trascorre l’estate in città è l’occasione per una gita fuori porta. Ecco cinque proposte per mete e itinerari all’insegna della natura a un paio d’ore da Legnano.

L’Orrido di Nesso

Nesso è un piccolo borgo tra la montagna e il lago sulla strada che collega Como a Bellagio, dove una suggestiva gola taglia in due il paese. Nell’Orrido di Nesso i due torrenti Tuf e Nosè si incontrano e si gettano nel lago dopo una spettacolare cascata di 200 metri. Per raggiungere l’Orrido bisogna scendere una scalinata di 340 gradini, fatica ripagata dal paesaggio mozzafiato al termine del percorso. Da vedere anche l’antico ponte romano della Civera, dal quale si può godere di una vista privilegiata sull’Orrido.

Il sentiero dei forti di Colico

Il sentiero dei forti di Colico si snoda intorno ai cosiddetti Montecchi, ovvero le collinette che delimitano il territorio di Colico verso il lago. Sul primo Montecchio si incrocia il Forte di Montecchio Nord o Forte Lusardi, la fortezza meglio conservata in Europa della prima guerra mondiale; sul secondo, invece, sono visibili i ruderi del Forte di Fuentes, costruito nel 1603 dagli spagnoli in un punto strategico al confine con i Grigioni.

L’Eremo di Santa Caterina del Sasso

Costruito a strapiombo sulla parete rocciosa della sponda lombarda del Lago Maggiore, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso si trova in un’area riconosciuta riserva della biosfera dall’UNESCO. Secondo la tradizione l’Eremo sarebbe stato fondato da Alberto Besozzi, ricco mercante della zona che dopo essere scampato ad un nubifragio durante la traversata del lego decise di ritirarsi su quel tratto di costa per condurre una vita da eremita, facendo edificare una cappella dedicata alla santa.

Il parco delle Marmitte dei Giganti

Il parco delle Marmitte dei Giganti, poco fuori dall’abitato di Chiavenna, deve il suo nome ad un fenomeno geologico che racconta l’evoluzione del territorio. La sua principale particolarità sono per l’appunto le cosiddette marmitte, ovvero grandi e profonde buche scavate nei sassi dall’azione dell’acqua che si incontrano percorrendo vecchie mulattiere e sentieri che portavano alle cave di pietra ollare. Da vedere anche le rocce montonate, sempre di origine glaciale, che spesso presentano anche incisioni rupestri.

Il borgo di Gromo

Tra i borghi più belli d’Italia, Gromo è un villaggio nell’alta Valle Seriana “plasmato” in era preistorica dall’acqua, quella stessa acqua che è poi stata fonte di energia e di guadagno per le sue botteghe ma che ha anche distrutto la sua economia dopo che un’inondazione del 1666 ha distrutto tutte le sue fucine. Meritano una visita la chiesa di San Gregorio e la chiesa di San Giacomo, la scenografica piazza Dante con il duecentesco castello Ginami e Palazzo Milesi, passando per i vicoli e le scalinate che percorrono la parte alta del centro storico.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Agosto 2024
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