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FESTA TRICOLORE: FESTA DI FIGLI E FIGLIASTRI?

25 Febbraio 2011


Ho letto, sulla recente stampa locale, la comunicazione di Polis e la risposta del Sindaco circa le iniziative legate alla celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia in città.

In merito, seppur è vero, come sostiene il Sindaco, che sollevare critiche senza sapere prima quale siano le effettive iniziative dell’Amministrazione, possa sembrare azzardato, è altrettanto vero che alcune evidenti anomalie nelle scelte che si vanno profilando non possono essere taciute.

Ritengo, infatti, che confinare la celebrazione di una ricorrenza così tanto permeata di significato popolare dentro un’iniziativa “ad inviti”, riservata cioè a sole 400 persone (così parrebbe), scelte dall’Amministrazione stessa, rappresenti una contraddizione inaccettabile.

Sinceramente, mi chiedo che senso ha, nei confronti della collettività, ingabbiare una ricorrenza unica e orgogliosamente popolare, all’interno di una manifestazione riservata a pochi e da 150 euro a biglietto!

Mi chiedo che senso ha, con l’Unità d’Italia ed il Presidente Napolitano, la presenza del “vincitore dell’Isola dei Famosi” e l’attrice e ballerina Cosima Coppola (ma glielo hanno spiegato bene al Presidente?). Che senso ha spacciare per celebrazione dell’Unità d’Italia, una manifestazione che si ripete ogni hanno ed ha una sua destinazione naturale (ponendo in essere una sovrapposizione forzata e rubando un po’ di scena al Palio, con la scusa di trovare, magari, un legame tra l’unione dei Comuni ed il Risorgimento…). Che senso ha continuare, anche in questa occasione, con la politica dell’esclusione, della creazione di ristrette oligarchie a discapito di tutti “gli altri”: almeno questa volta, al di là di operazioni di marketing e facciata, non si poteva ideare qualcosa di più semplicemente popolare, che desse sostanza all’essere, tutti insieme, fieri della condivisione di un valore e di un sentimento tanto profondo?

Non potevano, le Istituzioni, coinvolgere in un progetto unico, per la città ed i cittadini, le scuole e le varie associazioni presenti in città? Può davvero essere sufficiente lo spettacolo dei fuochi d’artificio?

Invece no, pare che anche questa volta, si voglia adottare la politica della “nicchia”, dei figli e figliastri: e questo, se così fosse, davvero non va bene. Mi auguro di dovermi ricredere, di essere smentito da parte del Sindaco e dei vari Amministratori: e di occupare la Piazza, festoso, insieme a loro ed a tutti i cittadini, sentendosi ognuno parte attiva di un evento collettivo. Ma temo che ciò non succederà e che, tristemente, saremo solo informati dei vari altri personaggi dello spettacolo e dei reality che parteciperanno al Gran Galà.
 
Gianfranco Tripodi
Commissario UDC Legnano. 

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