C’e’ preoccupazione in citta’ dopo la decisione del Legnano calcio di portare in tribunale la stampa scomoda.

La societa’ lilla fino a poco tempo fa era la regina dello sport locale. Insieme al ciclismo e al basket figurava da sempre sul podio delle discipline piu’ amate anche da chi non frequentava lo stadio. La sua storia con un passato in serie A, l’unicita’ della maglia lilla, i grandi campioni che non si fermano al nome del solo Gigi Riva, l’avevano resa un simbolo della citta’.

Il Legnano calcio mostra i muscoli e un bavaglio alla stampa locale

Gli ultimi due anni l’hanno vista precipitare nell’oblio. Pubblico sempre piu’ in diminuzione, retrocessione, contestazioni. Con gli eventi di questi giorni, la sua immagine ha avuto un crollo pauroso. I social sono carichi soltanto di commenti fortemente critici. Nessuna dimostrazione di vicinanza e l’amministrazione comunale che ha virato le sue simpatie al lilla dell’Academy Legnano.

Di lilla e di sicuro nel calcio a Legnano c’è solo quello dell’Academy

E’ caduta la maschera di una dirigenza, che, gia’ lontana dal territorio per provenienza, oggi appare ancora piu’ sconnessa dalla realta’ cittadina.

Con questi lilla scoloriti non c’e’ intesa. Non comprendiamo le scelte tecnico-dirigenziali; non capiamo la volontà’ di allestire una squadra dove la qualita’ sembra un optional; non ci allineiamo all’invito di trovare finanziamenti con metodi cosi’ utopistici e diversi da quelli tradizionali; non giustifichiamo la distinzione tra giornalisti amici e scomodi.

Il Legnano ha tutto il tempo per rimediare, ma questi dirigenti non ci sembrano pronti a una revisione comportamentale. Il loro progetto non ammette retromarcia, cosi’ finiremo per sbattere contro un muro. D’altra parte, cosa ha annunciato il dg Greco? L’obiettivo stagionale sara’ consolidate la categoria, cioe’ accontentiamoci di salvarci. Ecco, giocatori modesti, eurini pochi, societa’ snaturata e senza un piano. Dove vogliamo andare?