«Ci sono più richieste che donazioni». I volontari della Caritas San Domenico di Legnano non vanno in vacanza, e continuano a turnazione ad aiutare le famiglie che bussano alla porta della parrocchia di corso Garibaldi, ma la difficoltà sta nel riuscire a reperire alimenti da distribuire a chi allunga la mano per chiedere la spesa solidale. In questo periodo, infatti, il numero di persone in difficoltà non è diminuito: si parla di 60, alle volte anche 70 cittadini che, come ha spiegato Giancarlo Raimondi, referente Caritas San Domenico, si traducono in 180 persone «perché dietro ad ogni singolo utente c’è una famiglia».

I numeri sono diminuiti rispetto al periodo della pandemia: «Allora aiutavamo anche 90 persone – afferma Raimondi -, ma non possiamo dire che la situazione sia tranquillizzante, tutt’altro. Il bisogno c’è». Il profilo di chi si presenta alla porta della Caritas varia: ci sono cittadini stranieri con una predominanza di sud americani, ma anche italiani. «È una situazione in continua evoluzione. Non è mai stabile».

Scarseggiano però le risorse: i pacchi alimentari Agea che vengono distribuiti alle realtà benefiche del territorio, come quella della parrocchia San Domenico, non bastano: «Abbiamo sempre bisogno di un supporto da parte della comunità, basta poco – afferma Riamondi -. Chi vuole aiutarci può lasciare alimenti a lunga scadenza anche in chiesa dove c’è il punto raccolta».

I volontari non sono però soli: «Di certo ci preme ringraziare il buon cuore di molti cittadini e delle contrade San Domenico e San Martino che puntualmente ci aiutano. Ricordiamo anche il bel gesto degli studenti dell’Istituto Bernocchi che hanno organizzato per Natale una raccolta straordinaria: ci auguriamo venga replicata anche quest’anno. Lo ripetiamo, basta veramente poco per aiutarci, anche una piccola spesa può essere utile».