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Confindustria AltoMilanese, nel secondo trimestre attività produttiva stabile e livelli occupazionali invariati

Dal bilancio del secondo trimestre dell'anno redatto da Confindustria risulta che come nei tre mesi precedenti, le aspettative delle aziende restano improntate alla cautela. Un comportamento dettato dalle tensioni a livello internazionale

Economia generiche

Il secondo trimestre dell’anno ha visto il consolidarsi dei livelli dell’attività produttiva, seppur con alcune differenze tra settori e anche tra aziende dello stesso comparto. La produzione è risultata stabile per circa il 44% delle imprese del campione, in aumento per il 35% e in flessione solo per il 21%. I settori più dinamici sono stati il meccanico e il chimico-plastico. Alcuni indicatori congiunturali, come il fatturato, hanno registrato piccoli incrementi, altri, come il portafoglio ordini, in particolare le commesse interne, hanno evidenziato un segno negativo. A frenare la complessiva dinamica congiunturale hanno contribuito la debole fiducia verso i mercati, e le tensioni a livello internazionale. L’alta inflazione in Eurozona rallenta la discesa dei tassi e il timido taglio della BCE non ha ancora prodotto effetti per famiglie e imprese.

Come nei tre mesi precedenti, le aspettative delle aziende restano improntate alla cautela. Se da un lato il 23% delle aziende prevede nei prossimi sei mesi una crescita di fatturato, il 54% si attende continuità e il 23% un’ulteriore contrazione. Anche la propensione a investire è risultata bassa, tant’è che solo il 49% circa degli intervistati ha in programma spese in conto capitale. Per quanto riguarda l’accesso al credito, le aziende hanno dichiarato un uguale utilizzo delle linee di finanziamento. Sostanzialmente invariati i livelli occupazionali.

Settore Meccanico

Produzione e fatturato in discreto sviluppo per il 50% delle imprese, anche per effetto della diminuzione delle scorte. Il flusso di nuovi ordini è risultato in ribasso, con un calo più marcato per le commesse estere. Per quanto riguarda le prospettive di fatturato a sei mesi, le vendite sono previste in crescita per il 33% del campione (era il 47% nell’indagine precedente), immutate per il 39% e in riduzione per il 28%. Aumenta la volontà di effettuare nuovi investimenti, che nel secondo trimestre ha riguardato il 56% del campione (41% nel periodo precedente).

Settori Tessile-Abbigliamento e Calzaturiero

Stazionaria la produzione nel comparto moda, al pari della dinamica del fatturato, mentre gli ordinativi sono risultati in
discesa, in parte per motivi stagionali. Con riferimento al semestre a venire non sono attesi significativi progressi dei fatturati ed è risultata in decisa contrazione l’intenzione d’investire, che ora riguarda il 50% degli intervistati (era il 64% nello scorso trimestre). In lieve flessione i livelli occupazionali.

Settori Lavorazione Materie Plastiche e Chimico

Anche nel secondo trimestre la produzione è aumentata, con un grado di utilizzo degli impianti che viene giudicato soddisfacente. In leggero incremento il fatturato, mentre il portafoglio ordini ha visto un abbassamento per le commesse di matrice interna ed estera. Ancora in rialzo le materie prime, anche a causa del prezzo del petrolio in salita, che solo in minima parte le aziende riescono a trasferire sui listini di vendita. Per i prossimi sei mesi il 67% delle imprese pensa a un mantenimento dei livelli di fatturato, il 13% un accrescimento. Il 40% del campione ha in programma nuovi investimenti.

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Pubblicato il 11 Agosto 2024
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