Scossa Civica: “Estromessi dalla giunta, ma non saremo meri ratificatori”. A Nerviano scricchiola l’amministrazione?
Scossa Civica, che ad inizio giugno aveva perso la rappresentanza in giunta con la revoca delle deleghe a Sergio Parini, annuncia un cambio di passo nell’«approccio relazionale con l’organo esecutivo»
Che la revoca delle deleghe all’ormai ex assessore di Nerviano Sergio Parini potesse avere l’effetto di un terremoto sull’amministrazione Colombo, era un rischio più che concreto. E infatti, nonostante ci siano voluti un paio di mesi, se non si può già parlare dei primi scricchiolii poco ci manca.
A sganciare la bomba, politicamente parlando, è stata Scossa Civica, una delle tre civiche di maggioranza che ormai più di due anni e mezzo fa hanno sostenuto la sindaca Daniela Colombo nella corsa elettorale che l’ha portata a diventare la prima donna a vestire la fascia tricolore a Nerviano. Quella stessa Scossa Civica che in giunta aveva come portacolori proprio Sergio Parini e che ora, «a seguito delle note decisioni unilaterali prese dalla sindaca ed in merito alle quali non si è condiviso né il merito e tantomeno il metodo – come sottolineano dalla civica stessa -, si trova nella condizione di non essere più rappresentata nella giunta comunale».
«Considerando il significativo apporto dato all’attuale amministrazione, sia in fase elettorale che negli ultimi due anni e mezzo, riteniamo che questa mutata situazione obblighi la nostra lista civica ad adeguare l’approccio relazionale con l’organo esecutivo dal quale ci si è trovati estromessi – spiegano da Scossa Civica -. È infatti evidente che l’attuale assetto – riguardo il quale, sia risaputo, non abbiamo avanzato alcuna richiesta di modifica e posto in essere alcun tipo di mercimonio – pone Scossa Civica in una condizione di impossibilità a partecipare all’iter decisionale in particolare per tutte quelle azioni ed atti che non necessitano dell’approvazione consiliare e che transitano unicamente dalla giunta e dai singoli assessorati».
Con il risultato che il gruppo consiliare, e di fatto la lista in generale, ora si trova «in una posizione subalterna alla giunta, limitando l’apporto che la lista può dare al buon governo di Nerviano ad un mero appoggio “esterno” non certo per una nostra volontà – proseguono dalla civica -. Pertanto, pur essendo costretti a prendere atto del nuovo scenario determinato da chi ha deciso di toglierci la rappresentanza in giunta, il senso di responsabilità nei confronti dei nostri elettori ci ha reso determinati nel richiedere legittimamente alla sindaca di partecipare al percorso decisionale delle delibere di giunta e degli atti consiliari, sin dall’inizio dell’iter, in quanto il mero ruolo di ratificatori non ci si addice minimamente».
Come? «Il tramite di questa modalità saranno i consiglieri, che porteranno le tematiche all’attenzione della lista di sostegno, la quale, sulla base del livello informativo ricevuto e di opportune valutazioni interne, deciderà l’atteggiamento da tenere – concludono da Scossa Civica -. Ciò, teniamo a sottolinearlo, nel rispetto del mandato ottenuto democraticamente dai nostri elettori, con i quali manteniamo quotidianamente un rapporto che ci permette di rimanere a stretto contatto con le esigenze e le percezioni della cittadinanza».
In soldoni la civica, che aveva proprio in Sergio Parini – “mister preferenza” dell’intera tornata elettorale – il suo candidato più votato, deciderà volta per volta la posizione da prendere in consiglio comunale in base ai singoli progetti che il parlamentino si troverà chiamato a ratificare e all’iter con cui si arriverà al voto. E i tre voti del gruppo consiliare potrebbero fare la differenza, considerando che le elezioni hanno consegnano alla coalizione di Daniela Colombo un “pacchetto” di maggioranza composto da dieci seggi oltre a quello della prima cittadina – quattro in quota Tutti per Nerviano e tre a testa a Scossa Civica e Gente per Nerviano – contro i sei dell’opposizione.
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