Referendum contro l’autonomia differenziata, in tre ore a Legnano raccolte 165 firme
Questa mattina, sabato 27 luglio, sono stati allestiti due banchetti in città: uno in piazza San Magno e l'altro in piazza Mercato
In 3 ore, raccolte 165 firme al banchetto di piazza San Magno a Legnano che si aggiungono alle complessive 90mila adesioni online. È iniziata piuttosto bene la raccolta firme contro l’autonomia differenziata per «un’Italia unita, libera e giusta» avviata oggi, sabato 27 luglio, anche a Legnano. Questa mattina sono stati allestiti due banchetti in città: uno in centro e l’altro in piazza Mercato. L’iniziativa voluta da Cgil e Uil ha visto anche la partecipazione del sindaco Lorenzo Radice. A presenziare anche il segretario generale della Cgil Ticino Olona Mario Principe con Luigi Tripodi coordinatore confederale UIL per il Territorio Legnano Magenta Abbiategrasso. L’intento è quello di denunciare «quale effetto avrà questa legge sulla vita, sui diritti e sulla tutela delle persone. Aumenterà le già presenti e profonde diseguaglianze con esiti che incideranno negativamente sulla coesione sociale nel nostro paese».
A tal proposito il primo cittadino ha commentato: «Io ci metto la faccia e la firma per fermare una legge che non darà più autonomia reale alle comunità locali, ma creerà più potere nelle mani delle regioni. Non accetto un paese arlecchino, in cui ogni regione fa quel che vuole senza regole di solidarietà comune. Non abbiamo bisogno di 21 regioni che scimmiottano uno Stato, ma uno Stato veramente europeo in grado di competere nel mondo e di dare più autonomia reale (che vuol dire risorse e spazi di decisione) alle comunità locali. Io ci metto la faccia e la firma perchè mentre si crea una pseudo autonomia, non si mettono risorse per garantire i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) che dovrebbero dare a tutti i cittadini dall’Alpi a Sicilia la garanzia di ricevere un minimo di servizi comuni e garantiti per tutti. E anzi…proprio mentre si sbandiera l’autonomia, si tagliano 200 milioni all’anno per 5 anni ai comuni. Per Legnano: subiamo un taglio di 220 mila euro x 5 anni». Per il sindaco Radice questa è una riforma ingiusta e pericolosa, che «aumenta le differenze e le rabbie sociali, che peggiorerà la nostra competitività: chi fa impresa dovrà confrontarsi con 21 leggi diverse? Un referendum che non considera gli enti locali: un’autonomia che farà del male anche nella nostra Regione che vedrà ridursi le opportunità di scambio con le altre e vedrà la concorrenza delle regioni limitrofe sulle materie dove oggi ci hanno superato».
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