Pasta burro parmigiano, ecco come è andata la pastasciuttata antifascista in Valle Olona
Sala piena al Lux di Marnate per la pastasciuttata antifascista organizzata dalle sezioni Anpi della Valle Olona. «Teniamo sempre alta l'attenzione sui diritti e la libertà» hanno ribadito i partecipanti, ricordando il gesto della famiglia Cervi, che con un piatto di pasta volle festeggiare la caduta di Mussolini
«Se oggi possiamo esprimerci liberamente, confrontarci e vivere in uno stato democratico é grazie alla Resistenza. Una Resistenza combattuta da persone con ideali politici differenti, ma unite contro la dittatura fascista».
Una serata di condivisione, quella organizzata dalle sezioni Anpi della Valle Olona lo scorso 20 luglio al Lux di Marnate: tante le persone intervenute, molti capelli bianchi, ma anche giovani e qualche famiglia, con i bambini a correr fra i tavoli e strappare un sorriso a tutti.
Anche quest’anno la pastasciuttata antifascista ha attinto a piè mani a quella che fu la storia d’Italia, ribadendo la necessità di non dimenticare cosa fu il fascismo e cosa fece alle persone, con repressioni e violenza.
E, proprio in nome della lotta contro tutto questo, i partecipanti hanno rimarcato l’importanza di «Tenere sempre alta l’attenzione sulla libertà», minacciata anche nel mondo attuale, non da dittature ma dalla messa in discussione di diritti acquisiti.
La rievocazione di ciò che accadde a casa Cervi il 25 luglio del 1943 è stato dunque un evento anacronistico e divisivo, come additato negli ultimi giorni da chi commenta con sarcasmo le varie pastasciuttate organizzate un po’ ovunque, in provincia e in tutta Italia?
Anpi ha risposto di no e lo ha fatto con pochi, ma preziosi ingredienti: un piatto di pasta – burro e parmigiano, come fu mangiata allora dai Fratelli Cervi a Campegine – un bicchiere di vino, una chitarra e qualche canzone, letture, libri e una mostra da visitare dedicata al 1944 “fra lotte, speranze e repressione” .
Pagine di storia da rileggere con attenzione per non dimenticare quanto importante sia la libertà che oggi abbiamo.
Insieme a tutto ciò, spazio e importanza a tutte quelle “Realtà Resistenti” con le quali Anpi dialoga, realtà che nel territorio si impegnano quotidianamente contro la violenza e a tutela dei più deboli.
Al centro sempre i diritti, negati con il fascismo, e da difendere strenuamente anche oggi. Anpi lo ha voluto ribadire, con un piatto di pasta e l’impegno continuo a tutela della democrazia.
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