Più di 7mila trattamenti e oltre 2mila pazienti in meno di tre anni: la Clinica O3 di Cerro Maggiore su Forbes
Il dott. Alessio Zambello, direttore sanitario della clinica O3 di Cerro Maggiore, ha parlato della tecnica Rx guidata per curare ernie e protrusioni discali praticata dal suo centro con la rivista Forbes
Neanche tre anni di attività e già oltre 7mila trattamenti effettuati e più di 2mila pazienti trattati. E ora la tecnica Rx guidata per curare ernie e protrusioni discali con l’ozono della Clinica O3 di Cerro Maggiore, diretta dal dott. Alessio Zambello, approda anche sulla rivista Forbes, che in un servizio di Danilo D’Aleo ha approfondito i contorni del trattamento offerto da uno dei pochissimi centri autorizzati in Italia a eseguire ozonoterapia RX guidata.
«Sono stato uno dei primi medici a utilizzarlo in Italia, perché è un trattamento in cui credo da sempre per diversi motivi – ha spiegato il direttore sanitario della Clinica O3 a Forbes -: per gli ottimi risultati ottenuti, gli studi specializzati e le pubblicazioni mediche sull’argomento. Con le tecniche di ozonoterapia classiche, occorrono almeno dieci sedute per la risoluzione del quadro clinico, mentre con la tecnica Rx guidata ne bastano solo quattro. Questo perché tutte le infiltrazioni vengono effettuate sotto la guida di un amplificatore di brillanza che ci permette di somministrare la miscela di ossigeno e ozono con precisione millimetrica. Minore è la distanza che l’ozono percorre dal disco vertebrale lesionato e la sede dell’iniezione, maggiori sono l’efficacia e la velocità di guarigione».
Già nei mesi scorsi, peraltro, il dott. Zambello, attraverso la rubrica Tg4 Medicina, aveva spiegato cosa sono le ernie, come generano il dolore, come agisce l’ozono e la necessità che le somministrazioni di ozono siano mirate grazie al controllo radiologico. Una tecnica che ha rivoluzionato i trattamenti per le ernie discali.
«Anche se la tecnica Rx guidata è quella che garantisce la guarigione più rapida, tuttavia è ancora poco diffusa in Italia – ha aggiunto Zambello -. Il motivo? I macchinari necessari per effettuare i trattamenti richiedono investimenti economici ingenti, che non tutti possono sostenere. La consapevolezza della validità della cura e la poca diffusione dei centri in cui viene effettuata fanno sì che il bacino di pazienti che arrivano alla Clinica O3 sia molto vasto, con la nuova sede in un posto facilmente raggiungibile da tutta Italia: l’hinterland milanese».
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