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Bagarre sul consiglio comunale di Legnano da remoto, il presidente: “Nessun attentato alla democrazia”

Il presidente del consiglio, Umberto Silvestri, spiega che una volta dichiarata chiusa la fase degli interventi, la richiesta di parola da parte di chi è collegato da remoto non può essere accolta, come da regolamento

consiglio comunale legnano 5 marzo

In riferimento alle polemiche delle opposizione seguite all’ultimo consiglio comunale di Legnano sulla presunta non corretta gestione del sistema di teleconferenza, il presidente del consiglio, Umberto Silvestri, fa alcune precisazioni.

Lo fa attraverso una nota inviata alla stampa locale in cui spiega: «Tralascio di soffermarmi sulla solita sequela di insulti di carattere personale esternati durante il consiglio, con toni e modalità decisamente inappropriati per il contesto istituzionale in cui si collocano e preciso come non ci sia mai stata da parte mia alcuna volontà di togliere la parola ai consiglieri comunali. Il regolamento – , però, ha procedure precise: quando si dichiara chiusa la fase della discussione non è più possibile intervenire in quanto si apre la fase della votazione. Se un consigliere comunale, una volta dichiarata chiusa la fase degli interventi, chiede la parola o preme il pulsante, se in teleconferenza, la sua richiesta non può essere accolta».

«Questo è quanto accaduto durante la discussione della delibera sull’avanzo di amministrazione – precisa Silvestri – . Alcuni consiglieri, di maggioranza e minoranza, in presenza e in teleconferenza, hanno premuto il pulsante dopo la chiusura della fase degli interventi. Se da parte del consigliere di maggioranza c’è stata l’ammissione dell’errore, non altrettanto si può dire dei consiglieri di minoranza, che hanno strumentalizzato l’accaduto parlando addirittura di attentato alla democrazia e di dittatura del presidente. Tutto questo deriva piuttosto dall’ abitudine di aspettare a prenotarsi sino all’ultimo secondo per avere l’ultima parola nella discussione e se lo si fa dopo il tempo previsto si generano queste spiacevoli  situazioni».

Il presidente del consiglio auspica, a questo punto, che «il buon senso e il rispetto reciproco -connaturati al regolamento- prevalgano»: «È questo il modo migliore per evitare situazioni di caos e ritardi nell’andamento dei lavori».

In merito all’opportunità di mantenere attivo il sistema di teleconferenza, Silvestri è della convinzione che, «se utilizzato con buonsenso e soltanto per reale necessità (per malattia, trasferte o per altri seri impedimenti) lo strumento continua a dimostrarsi di sicura utilità». «Ciò che non funziona – conclude – è l’abuso, ma su questo, come è evidente, è sempre e soltanto la responsabilità del singolo a entrare in gioco».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Luglio 2024
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