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Bob Marley a San Siro a Milano: un ricordo indelebile, il racconto del legnanese Umberto

Oggi, 27 giugno, per tanti appassionati, tra cui molti legnanesi, ricorre l'anniversario di quell'indimenticabile "festa della musica". Una serata "magica" raccontata da Umberto Colombo, ex sindacalista della CGIL

Bob Marley

Nel 1980, Robert Nesta Marley, meglio conosciuto come Bob Marley, tenne un concerto epico a San Siro, Milano. Solo un anno dopo, l’11 maggio del 1981, Marley morì, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della musica. Oggi, 27 giugno, per tanti appassionati, tra cui molti legnanesi, ricorre l’anniversario di quell’indimenticabile “festa della musica”. Una serata “magica” raccontata da Umberto Colombo, ex sindacalista della CGIL e noto per il suo impegno nella Biblioteca di Legnano e la sua passione per la musica.

«Il 27 giugno del 1980 io c’ero, e con me un folto gruppo di amici – ricorda Umberto -. È stato un concerto magnifico. Purtroppo fu uno dei suoi ultimi. Ancora oggi lo ricordo con un’emozione incredibile». Quella sera, più di 90.000 persone riempirono lo stadio di San Siro. «Oggi può sembrare paranormale, ma quello fu tra i primi concerti allo stadio – racconta l’ex sindacalista -. Era un evento unico; lui, con la sua musica reggae, fu irresistibile. Non ho foto, ma solo ricordi ed emozioni che conservo tutt’oggi nella mente».

Il concerto non fu solo un evento musicale, ma come tutte le esibizioni dell’artista anche un’occasione di impegno sociale, contro tutti i razzismi, le diseguaglianze e le esclusioni. Marley cantò pezzi come “One Love” (scritta durante la guerra civile in Giamaica), “Survival” (sulla tratta degli schiavi e la voglia di ritornare in Africa dei loro discendenti), “Jammin” e “No Woman No Cry”. «Lo ammetto – racconta ridendo Umberto – faccio coming out: non avevo il biglietto. Allora ai concerti di questo livello si usava aprire i cancelli quando tutti i paganti avevano preso posto. Con alcuni amici raggiungemmo Milano su una 600. Miracolosamente riuscimmo a trovare posteggio. Proprio in quel momento sentimmo la voce di Bob e le urla del pubblico. Arrivammo giusti per entrare nel primo cancello aperto. Dal secondo anello riuscimmo a scendere sul prato dove c’erano altri legnanesi e ci mettemmo a ballare. Fantastico». L’unico neo fu che durante l’evento non venne suonata Punky Reggae Party «Questo pezzo fu scritta da Bob Marley per sottolineare il suo apprezzamento della cover di Police and Thieves di Junior Murvin eseguita dai Clash e inclusa nel loro omonimo album d’esordio. La cover fu davvero apprezzata da Marley ed è la mia preferita».

Come precisa Colombo oggi, nel ricordare quella notte magica a San Siro, si celebra non solo la musica di Marley, ma anche «il suo messaggio di amore e uguaglianza che continua a risuonare nel cuore di tanti appassionati». Un messaggio che oggi più che mai è importante.

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Pubblicato il 27 Giugno 2024
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