Il lontano ricordo della siccità, le scorte d’acqua sono 4 volte quelle del 2022
Dopo due anni di intensa siccità il 2023 registra quantità record di acqua disponibile. Ecco il confronto
Le montagne senza neve, le dighe in quota sempre più vuote e il Lago Maggiore che centellina l’acqua verso il Ticino e gli agricoltori. Sono fotografie delle ultime stagioni estive, quelle della grande e lunga siccità, ma che confrontate con oggi sembrano quelle di un passato remoto: lo scorso weekend ha nevicato sui monti, le dighe sono talmente piene che in diversi casi hanno dovuto attivare gli scolmatori di sicurezza e nel Ticino l’acqua scorre impetuosa.
Lasciando le suggestioni e guardando i numeri la scorta d’acqua che abbiamo a disposizione oggi è quasi il doppio di quella del 2023 ed è addirittura quattro volte quella del 2022. Il dato emerge confrontando il bollettino settimanale di Arpa delle riserve idriche che calcola quanto “oro blu” sia disponibile sulle montagne, negli invasi artificiali e nei laghi. Per il bacino dei fiumi Toce e Ticino e del Lago Maggiore oggi si calcola che siano disponibili 1.124 milioni di metri cubi, poco meno del doppio di quelli dell’anno scorso (652) e quasi quattro volte quelli del 2022, quando si contavano solo 300 milioni di metri cubi.
In pratica nel 2022 tutta l’acqua disponibile era uguale a quella che oggi è conservata sotto forma di neve sulle montagne, pari cioè a 302 milioni di metri cubi. E man mano che quella neve si scioglie viene trattenuta dalle dighe, piene come non si vedeva da anni. Tutti gli invasi presenti nell’area -tra Piemonte, Canton Ticino e in misura molto minore Lombardia- sono in grado di trattenere fino a 600 milioni di metri cubi d’acqua e ad oggi ce ne sono 425, in continua crescita da maggio nonostante le centrali idroelettriche producano alla massima potenza.
Una ricchezza d’acqua che si vede un po’ meno nel Verbano, il cui livello è più o meno in linea con quello dell’anno scorso. Ma questo è determinato da un elemento fondamentale: l’acqua che viene rilasciata nel Ticino dalla diga della Miorina. Oggi escono dal Lago Maggiore più di 400 metri cubi di acqua al secondo, nel 2023 erano 260 e nel 2022 addirittura solo 130.
E così, con l’estate che tarda ad arrivare e i record di pioggia che si sgretolano uno dopo l’altro, ci si può consolare pensando alle scorte d’acqua piene. Ma non bisogna dimenticare che con il cambiamento climatico il vero rischio è quello delle temperature sempre più alte.
(nell’immagine in alto la foce del Fiume Tresa lo scorso agosto e oggi in una foto di Nadia Rossi in Oggi nel Varesotto)
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