Ecco come cambia il “Fungo” di Garbatola. E porta in dote la riqualificazione di piazza Italia e una nuova ciclabile
Dubbi dalle opposizioni, che chiedono al più presto una commissione ad hoc per discutere il futuro del "Fungo" di Garbatola
Meno appartamenti – 65 circa e non gli oltre cento di cui si era parlato durante l’ultima seduta consiliare -, aree verdi pubbliche intorno all’edificio, una ciclabile che colleghi via Carlo Porta a via XX Settembre a Garbatola in sostituzione di quella nella zona del santuario della Madonna di Dio ‘l sà e la riqualificazione di Piazza Italia al posto della rotatoria tra la statale del Sempione e Piazza Europa. È questa la direzione in cui sta lavorando l’amministrazione comunale di Nerviano insieme alla proprietà per il futuro del cosiddetto “Fungo”, l’edificio a sette piani che svetta tra via Europa e via XX Settembre dagli anni ’90 e per decenni è rimasto in stato di completo abbandono.
Il progetto di ristrutturazione e le opere pubbliche
Le linee guida che Piazza Manzoni si è data per il confronto con la proprietà sono state presentate nei giorni scorsi in commissione, dove è stata discussa la necessità di «adeguare le opere indicate nella convenzione vigente, sottoscritta 15 anni fa – come spiega la prima cittadina Daniela Colombo -, in ragione delle mutate condizioni socio-economiche di tutti i residenti». Da lì il quadro che si sta delineando, che parla di circa 65 appartamenti tra gli 80 e i 140 metri quadri «con un’attenzione particolare alla sostenibilità», di aree verdi ad uso pubblico nella zona dove affaccia l’immobile e di una serie di novità sul fronte delle opere pubbliche che «la proprietà dovrà restituire a vantaggio della collettività» dal momento che l’intervento rientra in «una convenzione con l’ente che prevede la trasformazione d’uso in senso residenziale-direzionale dell’edificio originariamente destinato ad attività terziario-alberghiera».
Come la ciclabile tra via Carlo Porta e via XX Settembre a Garbatola, «in linea con il piano di estensione della rete ciclabile, di cui al progetto di fattibilità tecnico-economica presentato ad aprile 2022, che prevede l’estensione della rete ciclabile comunale in cinque direttrici, tra cui quella identificata, con l’obiettivo di collegare le frazioni al capoluogo per gli spostamenti in bicicletta», con la nuova pista ciclabile che incrocerebbe anche la linea del progetto “Cambio” che attraverserà Nerviano. La “vecchia” ciclabile prevista dalla convenzione, invece, non si sarebbe raccordata «ad alcun tratto ciclabile preesistente» e avrebbe avuto bisogno di «altre opere per costituire una rete», oltre a comportare l’abbattimento di alcuni filari di alberi e alcuni espropri e a non arrivare al santuario per svoltare invece verso Parabiago.
E come la riqualificazione di Piazza Italia, opera che «rappresenta un tassello fondamentale del percorso di valorizzazione del territorio e delle attività economiche presenti». «Nella delibera di costituzione del Distretto Urbano del Commercio approvata lo scorso mese di marzo, l’amministrazione comunale si pone come obiettivo quello di sviluppare la competitività di sistema delle imprese commerciali in esso localizzate mediante la promozione del territorio e la valorizzazione del contesto commerciale del distretto a beneficio sia dei frequentatori che dei residenti – spiega infatti la sindaca -. Da qui l’esigenza di contrastare la desertificazione del commercio di prossimità attraverso una riqualificazione urbana di cui beneficeranno cittadini ed esercenti. Il layout sarà tale da consentire, in determinate condizioni/occasioni, la pedonalizzazione dell’area allo scopo di trasformare lo spazio urbano in un luogo più sostenibile, sicuro e attraente, con vantaggi per la comunità e l’ambiente».
«Al netto della soddisfazione di poter dire che grazie agli sforzi che ci hanno visti impegnati negli scorsi mesi questa amministrazione ha finalmente raggiunto l’obiettivo di avviare un percorso di riqualificazione di un’area degradata e di un immobile abbandonato da 34 anni – conclude Daniela Colombo -, nelle prossime settimane continueranno gli incontri con la proprietà per finalizzare i dettagli della convenzione con l’obiettivo di non alterare il livello qualitativo e quantitativo degli standard originali e restare aderenti al PGT vigente».
I dubbi delle opposizioni
Ancora tanti i dubbi dai banchi delle opposizioni, con Lega, Gruppo Indipendente Nervianese, Con Nerviano e Fratelli d’Italia che chiedono una nuova riunione di commissione ad hoc. Per l’ex sindaco Massimo Cozzi quelle fornite dall’amministrazione comunale sono «notizie incomplete, frammentarie e lacunose, dette come semplice informativa in una commissione consiliare dove non era neanche inserita nell’ordine del giorno e dove non c’era praticamente nessun nervianese visto che, alla stessa ora, c’era la partita della Nazionale. Diciamo non proprio il modo migliore per invogliare la partecipazione: simili argomenti meritano ben altro spazio».
«Ora il nostro gruppo consiliare e quello di Fratelli d’Italia, attraverso i propri rappresentanti in commissione, chiederanno che venga convocata urgentemente una seduta con solamente questo argomento, per avere informazioni dettagliate e chiare – prosegue Cozzi -. Non vorremmo che da una parte si parli tanto di condivisione delle scelte e dall’altra si sia già fatta questa scelta, visto che il sindaco la dava già per scontata. Che si porti il prima possibile il tutto in commissione per informare bene e dettagliatamente tutti i consiglieri e la cittadinanza, per avere tutti gli elementi per poter esprimere un parere in merito. L’ennesimo colpo di teatro di un sindaco in evidente difficoltà che, dopo il flop del campus scolastico e dell’ex centrale termica di via Pasubio, ora punta su una non meglio precisata piazza Italia pedonale. Vogliamo assoluta chiarezza e trasparenza in merito, Nerviano merita di meglio e il prima possibile».
Sulla stessa linea il PD, che chiede di sapere «se gli impegni finanziari che saranno indicati nella nuova convenzione saranno equivalenti a quelli previsti dalla convenzione originaria» e «in quali aspetti le opere pubbliche previste dalla nuova convenzione, rispetto a quelle indicate dalla convenzione originaria, sarebbero più rispondenti al pubblico interesse dei cittadini di Nerviano».
«Sono scarse e confuse, e in parte contraddittorie, le informazioni che sono arrivate nei giorni scorsi dalla giunta Colombo sui nuovi sviluppi della vicenda del “Fungo” di Garbatola – sottolineano i Dem -. Vista la rilevanza della notizia, ci si sarebbe aspettati una comunicazione ufficiale da parte dell’amministrazione, che invece è del tutto mancata. Se ne è parlato nel consiglio comunale del 13 giugno scorso solo grazie alle due interpellanze presentate dai consiglieri di opposizione di PD e Lega, alle quali la sindaca Colombo ha risposto confermando la realizzazione di 120 appartamenti e un ufficio».
«La sindaca ha poi sottolineato che l’amministrazione sta valutando di “riconsiderare le opere pubbliche previste dalla convenzione” e di modificare la convenzione stessa – proseguono dal Partito Democratico -. Questa affermazione contrasta decisamente con quanto sostenuto in precedenza dalla stessa giunta: nell’ottobre 2023, infatti, l’allora assessore ai lavori pubblici Sergio Parini aveva dichiarato in consiglio comunale che il contenuto della convenzione, e quindi le opere pubbliche previste, non sarebbe cambiato, perché “diversamente si andrebbe a creare una sorta di vulnus”. Pochi mesi dopo la sindaca, nelle vesti di assessore ai lavori pubblici, ha evidentemente cambiato idea. A una sola settimana dal consiglio comunale del 13 giugno, infatti, nel corso della riunione della commissione consiliare Territorio e Ambiente, sono stati annunciati radicali cambiamenti nel progetto di ristrutturazione e nella convenzione, che sarà stralciata e riscritta con opere pubbliche completamente diverse da quelle previste».
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