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Una cattedrale di alberi al Parco Castello, un omaggio ai 100 anni di Legnano città

L'opera che richiama la pianta della basilica di San Magno porta la firma dell' agronomo di Amga, Angelo Vavassori e crescerà in corrispondenza del grande prato che si trova a sud del laghetto

Una cattedrale vegetale che richiama la pianta della basilica di San Magno. È l’omaggio “green” di Amga per celebrare i 100 anni di Legnano e rendere ancor più bello e attrattivo il Parco Castello 

«La prima “pietra” – annuncia con una nota stampa la partecipata – diciamo così, è stata posta quest’anno, in occasione della significativa ricorrenza del centenario di Legnano città: l’opera sta prendendo forma progressivamente ed è una costruzione viva, come vive sono le piante di tiglio che la compongono». La creazione porta la firma dell’ agronomo di Amga, Angelo Vavassori (direttore della Business Unit Verde Pubblico), e crescerà in corrispondenza del grande prato che si trova a sud del laghetto.

Generico 17 Jun 2024

Vista dall’alto, l’opera richiama la pianta della basilica di San Magno (in omaggio alla città di Legnano e all’edificio religioso bramantesco che domina la piazza principale e ne è il simbolo): le piante di tiglio disegnano, infatti, il perimetro della navata centrale e delle due navate laterali, in un filare che si estende per una lunghezza complessiva di 20 metri e una larghezza di 18 m.

Scelti per le loro caratteristiche di robustezza e di resistenza, oltre che per la loro chioma folta, i tigli hanno già raggiunto un’altezza di circa 5 metri, ma occorre che si sviluppino ulteriormente affinché i loro rami possano poi essere curvati, con il supporto di alcuni tutori, in modo che vadano a creare una sorta di arco ad ogiva, ossia con la sommità appuntita.

«Abbiamo pensato di realizzare qualcosa di diverso e di più duraturo rispetto a quanto è stato realizzato in altre parti d’Italia- spiega l’agronomo Vavassori- Mi viene in mente la famosissima cattedrale vegetale di Lodi, costruita nel 2017 per onorare la memoria dell’architetto Giuliano Mauri, uno dei protagonisti della Land Art, e abbattuta dal Comune nel 2019 per ragioni di sicurezza: il legno dei 108 pali che la sostenevano era stato, infatti, colpito da un fungo che li faceva, via via collassare. Quella di Legnano, invece, non avrà uno scheletrato in legno: riusciremo comunque ad ottenere l’effetto scenografico voluto proprio grazie alla disposizione delle piante e alle loro sommità curvate per formare un arco (La foto sottostante è a titolo di esempio)».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Giugno 2024
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