Avanti un altro. Al Legnano calcio Enea Benedetto nomina un direttore agli affari legali
Si tratta dell'avvocato Giuseppe Pipitone chiamato per dissequestrare le quote della società dopo l'atto del tribunale di Alessandria e per tenere a bada i creditori per una cifra di 300mila euro
Il Legnano calcio si arricchisce (si fa per dire…) di una nuova figura dirigenziale: il direttore agli affari legali, un avvocato. E quando un società di calcio deve pensare a un legale, piuttosto che a un tecnico, a un direttore sportivo, a un preparatore atletico, significa che la fine è vicina.
L’ultima idea del presidente, meno affidabile tra quelli arrivati in via Palermo, Enea Bendetto è stata quella di lasciare a un avvocato il lavoro sia per convincere il tribunale di Alessandria a dissequestrare le azioni che gli assicurano la proprietà della società lilla, sia per aiutarlo a tener a bada collaboratori, giocatori e fornitori, tutti creditori per una cifra, confermata dallo stesso presidente, di oltre 300mila euro.
Compito arduo per l’avvocato Giuseppe Pipitone che afferma: «Ringrazio la società per l’incarico affidatomi, sono al lavoro da qualche settimana per risolvere questa delicatissima fase della storia sportiva del Legnano. Auspico che la professionalità mia e del mio Studio possa contribuire ad un epilogo positivo e a riportare serenità all’interno del club e dell’ambiente lilla».
Smentito su diversi argomenti dagli ex dirigenti, contestato dai giocatori («Noi non abbiamo intenzione di firmare accordi post-datati solo per far iscrivere il Legnano», così Talarico e Bardelloni a Be.Pi TV), sfiduciato dalla tifoseria, Benedetto continua a mostrare una insana fiducia sul ponte del suo personale Titanic: «Stiamo cercando un acquirente. Posso dire che ci sono un paio di soluzioni», una sua recente dichiarazione. Con 300mila euro di debiti, c’è davvero qualcuno disposto a rilevare i lilla? Non risulta proprio.
Infine, resta sempre la questione della convenzione per la gestione dello stadio. Anche l’amministrazione comunale sta mostrando segnali di minor considerazione verso il personaggio che, abbandonata l’idea di aspettare un consiglio da Allah (ricordate?), adesso confida più concretamente nel direttore agli affari legali. Con quali migliori risultati non si sa.
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