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Sportello Salute di Legnano: “Lunghe liste d’attesa, il cittadino può far valere i suoi diritti”

I referenti dello sportello Salute di Legnano sono intervenuti sul tema delle liste d'attesa divenute un problema per numerosi cittadini

medicina salute

«Nonostante l’articolo 32 della Costituzione italiana tuteli la salute come diritto fondamentale, i cittadini affrontano un sistema sanitario che spesso non rispetta questo diritto». Ad intervenire in questi giorni sul tema delle lunghe liste d’attesa è lo sportelli salute di Legnano. «Queste inadempienze non solo non garantiscono una cura adeguata ai pazienti, con un danno ulteriore al loro stato di salute, ma stanno allontanando tanti cittadini dalle cure stesse. Contrastare questa deriva è possibile se le persone non rinunciano a far valere i propri diritti ma si attivano rivendicando nel contempo una sanità pubblica».  Di seguito la nota firmata da Sportello Salute.

Prendiamo spunto dalla lettera pubblicata di recente dove  un lettore denunciava tempi di attesa inaccettabili per accedere ad una prestazione ospedaliera. L’art. 32 della Costituzione recita che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, ma quotidianamente i cittadini si scontrano con un “sistema” sanitario che non rispetta il diritto che dovrebbe essere garantito dal principio costituzionale, dalla legge 833/1978 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale nonché da una molteplicità di leggi successive, sia nazionali sia regionali, che vengono sistematicamente violate.

Proprio per far valere i diritti di accesso alla cura dei cittadini e denunciare la violazione delle leggi vigenti sono nati e si stanno diffondendo in Lombardia e in tante altre regioni italiane degli “sportelli salute” come quello che gestiamo da qualche mese a Legnano e che fa parte del Coordinamento lombardo sportelli salute. Le violazioni che abbiamo riscontrato dai racconti delle persone che in questi mesi si sono rivolte allo sportello riguardano diversi aspetti:
– tempo di attesa, che deve rispettare quanto indicato nella prescrizione medica (per visite ed esami: da 3 gg ad un massimo di 120 gg – per interventi chirurgici: da 30 gg ad un massimo di 12 mesi).
– principio di prossimità e accessibilità del luogo dove viene erogata la prestazione, che deve comunque trovarsi all’interno dell’ATS
– presa in carico del paziente da parte dello specialista ospedaliero, che deve prenotare esami e visite successive senza rimandare il paziente al CUP o addirittura al proprio medico di medicina generale
– garanzia che le prestazioni prescritte dal medico ospedaliero siano erogate all’interno della struttura.

Queste inadempienze non solo non garantiscono una cura adeguata ai pazienti, con un danno ulteriore al loro stato di salute, ma stanno allontanando tanti cittadini dalle cure stesse (si parla di 4,5 milioni di italiani che rinunciano a curarsi per problemi economici, di lista di attesa o difficoltà di accesso) o costringendoli a rivolgersi alla sanità a pagamento. In questo modo la salute da diritto e interesse collettivo si trasforma in una merce tra le tante, accessibile a chi se la può permettere e fonte di grandi profitti per assicurazioni, finanziarie e grandi gruppi della sanità privata che drenano risorse dal bilancio pubblico e dalle tasche dei cittadini. Contrastare questa deriva è possibile se le persone non rinunciano a far valere i propri diritti ma si attivano rivendicando nel contempo una sanità pubblica, universalistica e di qualità, che è l’obiettivo finale dei ricorsi che vengono inoltrati all’ASST attraverso gli “sportelli salute” quando vengono riscontrate violazioni delle norme relative all’erogazione delle prestazioni sanitarie.

Sul sito www.sportellisalute.lo.it sono elencati gli “sportelli salute” oggi attivi in Lombardia, a cui i cittadini possono rivolgersi.

Sportello salute Legnano

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Pubblicato il 13 Giugno 2024
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