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Approvato il nuovo Pgt di Legnano: “Al centro la città pubblica, una scelta coraggiosissima”

Assenti le minoranze, il Piano di Governo del Territorio è stato votato dalla sola maggioranza

Pgt Legnano

In un consiglio comunale disertato dalle opposizioni è stato approvato, dopo una lunga maratona, il nuovo Piano di Governo del Territorio di Legnano. Un documento fortemente criticato dalle minoranze, che la maggioranza ha difeso con forza sottolineandone la bontà soprattutto per quanto riguarda la rigenerazione e la sostenibilità. 

Rigenerazione e sostenibilità

«Questo è un PGT che disegna quelle linee che permetteranno davvero di dare corpo ai fari, alle luci guida del nostro cammino intorno alla quali stiamo improntando tutta l’azione dell’amministrazione – ha dichiarato il sindaco Lorenzo Radice -: rigenerazione e sostenibilità. Ci siamo battuti come leoni per far sì che il documento venisse approvato non alla fine del mandato ma intorno alla metà, in modo da avere ancora un buon periodo di tempo davanti per poter fare in modo che tutta una serie di energie che sono rimaste bloccate  per troppo tempo possano avere davanti le condizioni anche politiche per essere attuate.  Sono molto orgoglioso che con questo piano finalmente si inseriscano dei principi che creano una continuità nel verde, che creano la rete ecologica comunale, che riducono il consumo di suolo con una scelta politica importante che dà un messaggio a tutti i naviganti».

“Stop ai grandi centri commerciali”

Radice ha poi tenuto a smentire quelle che non ha esitato a chiamare balle spaziali: «Noi non siamo quelli dei centri commerciali: noi stiamo riducendo di 160.000 metri quadri il commercio delle strutture medie di vendita e stiamo dicendo stop alle grandi superfici di vendita. Con questo piano istituiamo un fondo per alimentare il commercio di vicinato che si può fare in qualsiasi luogo della città con logiche di rigenerazione». E sulla Franco Tosi, Radice ha ribadito: «Stiamo chiedendo poche cose ma molto chiare rispetto utilità pubbliche che vogliamo, perchè se Legnano deve essere città polo vanno risolti nodi critici come quello della Stazione e vanno fatte scelte coraggiose. Lo stesso vale per il vecchio ospedale e la caserma».

Al centro la città pubblica

«Per troppi decenni – ha concluso il primo cittadino – Legnano ha visto uno sviluppo edilizio che ha cannibalizzato la città pubblica. Noi abbiamo rimesso il tema della città pubblica al centro di questo Pgt, e questa è una scelta coraggiosissima. Questo piano è anche molto rispettoso della storia benché guardi molto al futuro. La Manifattura ne è un esempio». Infine l’auspicio è che «da qui in avanti si possa iniziare a lavorare con le opposizioni con un altro approccio fatto di confronto, per la città».

(foto tratta dalla pagina Instagram del sindaco Lorenzo Radice)

 

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Pubblicato il 13 Giugno 2024
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