Il Legnano Calcio tra quote sotto sequestro e convenzione per la gestione dello stadio Mari in scadenza
La convenzione tra Comune e Legnano Calcio per la gestione dello stadio Mari scade il prossimo 30 giugno
Quale futuro per il Legnano Calcio? La domanda rimbalza in città ormai da settimane, se non mesi, e va ben oltre la retrocessione in Eccellenza messa nero su bianco dal 5 a 0 inflitto ai lilla dalla Castellanzese. L’ultima tegola è arrivata – o meglio, è diventata di pubblico dominio – in questi giorni, con il sequestro delle quote societarie al presidente Enea Benedetto disposto dal GIP del Tribunale di Alessandria.
Sequestro che risale alla prima metà di maggio, ma che – comunque vada il relativo procedimento penale – rimette inevitabilmente in discussione quanto meno la permanenza del Legnano Calcio allo stadio Mari, figlia di una convenzione in scadenza a fine giugno per la quale al momento sembra difficile parlare di rinnovo: impossibile, infatti, ipotizzare al momento che la presidenza lilla possa sedersi al tavolo con Palazzo Malinverni per la proroga, quantomeno finché non verrà dipanata la matassa processuale.
Certo è che al momento la gestione del campo è l’unica leva per l’amministrazione comunale per incidere sull'”affaire” Legnano Calcio: «Di recente come in passato abbiamo sempre facilitato i contatti davanti all’eventualità dell’ingresso di nuovi soci o a potenziali acquirenti, anche perché il presidente Benedetto ha sempre dichiarato pubblicamente di essere disponibile a valutare queste ipotesi – spiega l’assessore allo Sport Guido Bragato -. Noi vogliamo che il Legnano Calcio, se ci sarà un Legnano Calcio che potrà contrarre rapporti con la pubblica amministrazione, abbia lo stadio a disposizione e giochi lì, naturalmente a seguito di tutti i controlli e le verifiche del caso».
Nell’attesa di mettere a fuoco i possibili sviluppi della vicenda societaria, la certezza è che lo stadio Mari non sarà in ogni caso lasciato al suo destino se la convenzione dovesse arrivare a scadenza senza che sia intervenuto il rinnovo: in questo caso sarà il Comune a subentrare nella gestione dell’impianto e a farsi carico del rifacimento del manto erboso post Palio, di cui per la prima volta in base alla convenzione avrebbe invece dovuto occuparsi la società con rimborso da parte del Comune. «Laddove non provvedano, provvederemo noi – assicura Bragato-, ovviamente con i soldi del rimborso».
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