Rinasce la Pacialonga a Legnano e richiama 300 partecipanti in Canazza
Era la quindicesima edizione, ma essendo passati ben 6 anni dall’ultima, è stata come una vera e propria rinascita
Domenica 9 giugno 2024 si è svolta di nuovo la mitica PACIALONGA: «E’ vero – commentano i promotori – era la quindicesima edizione, ma essendo passati ben 6 anni dall’ultima, questa è stata come una vera e propria rinascita. Dopo il 2018, il Covid e le difficoltà riscontrate da una comunità parrocchiale sempre più isolata, hanno azzerato tutto, impedendo ad un affiatato ed incredibile gruppo di amici di proseguire questa fantastica esperienza di comunità, iniziata nei primi anni 2000.
Ma quando due super potenze decidono di collaborare ed unire le forze, il risultato non può che essere clamoroso.
Da un’idea congiunta di alcuni storici contradaioli biancoazzurri nativi della Canazza e del gruppo di amici volontari che hanno ideato e per ben 14 anni realizzato la Pacialonga, ecco che si è realizzato il sogno di tutti, riportare in auge una tradizione che coinvolge non solo alcune associazioni, ma soprattutto un intero territorio che troppo spesso, per la sua posizione periferica, ha goduto di poca attenzione: la Canazza».
300 partecipanti
Una collaborazione questa nata a settembre 2023 e che tra diverse difficoltà ed alcune diffidenze è riuscita a portare a casa un ottimo risultato: quasi 300 partecipanti diretti da una 50ina di volontari tra contradaioli e amici dell’Oratorio di San Pietro. Un percorso che ha preso il via proprio dal maniero di Via Canazza, diretto verso la chiesetta di Sant’Erasmo (elegantemente allestita con vestiti ed oggetti di sfilata) e l’omonimo Ospizio, nel cui giardino è iniziato il percorso culinario in compagnia del mitico “Gamba de legn”. La camminata si è poi indirizzata verso lo splendido parco Ex-Ila dove i partecipanti hanno potuto ammirare il centenario sanatorio Regina Elena e la suggestiva cappella, nel cui interno si è tenuto un concerto lirico. «Dopo un lauto piatto di pasta e fagioli – raccontano -, la camminata è proseguita verso la baita degli Alpini in Canazza, dove è stato servito il secondo piatto e i partecipanti hanno potuto ammirare l’artista Fabrizio Vendramin all’opera. Il ricavato delle offerte per i suoi quadri creati al momento, così come parte dell’incasso dell’intera manifestazione, verranno devoluti dagli organizzatori alla Parrocchia di San Pietro per far fronte ai bisogni del territorio. Salutati gli amici Alpini, la comitiva si è quindi diretta verso la Villa Morganti, per ammirare all’interno del suo cortile l’abilità delle tessitrici biancoazzurre e nella splendida cappella i tesori di Contrada. Il percorso poi è terminato nuovamente presso il maniero di Via Canazza per il dolce, il caffè e il meritato riposo».
Tante associazioni
Tantissime le associazioni coinvolte in questa splendida giornata a cui «va il più grande dei ringraziamenti per la loro disponibilità e il loro coinvolgimento attivo: l’Associazione Nazionale Alpini sezione di Legnano, l’Anffas, gli Amici della Sequoia e la Fondazione Sant’Erasmo. Numerosi anche gli sponsor che hanno permesso la fattiva realizzazione dell’evento.
Non possiamo poi dimenticarci dell’intera commissione costumi della Contrada Sant’Erasmo, che nonostante il periodo così limitato tra Palio e Pacialonga, è riuscita a creare delle suggestive atmosfere mettendo ancora una volta in pieno risalto i preziosi abiti e i tesori di contrada».
Ovviamente «dei doverosi riconoscimenti devono essere rivolti anche ai preti dell’Oltresempione Don Stefano, Don Alessandro e Don Lodovico, che hanno sposato con entusiasmo questa iniziativa che nasce con un carattere prettamente oratoriano e comunitario; iniziativa, peraltro, che ha delle potenzialità davvero enormi per quanto riguarda il coinvolgimento del territorio».
Il premio al dottor Paolo Garascia
Gli amici dell’Oratorio di San Pietro hanno poi giustamente riconosciuto al dottor Paolo Garascia il premio “Pacialonga”, direttamente conferito da Don Stefano nel cortile del maniero di Via Canazza; premio meritatissimo per l’opera silenziosa ma determinate che Paolo offre quotidianamente da anni in Parrocchia.
«Un successo – concudono – oltre ogni aspettativa che fa ben sperare per il futuro per altre incredibili edizioni della Pacialonga e numerose altre opportunità di collaborazione tra Contrada e Parrocchia, ben consci che per colmare quel gap tra mondo Palio e territorio, sia davvero necessario creare questi ponti aperti alla cittadinanza».
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