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Takahashia japonica a Canegrate, AMGA monitorata la situazione

i. I tecnici agronomi di AMGA tengono monitorata la situazione e stanno preparando un piano di intervento di controllo localizzato sulle singole vie ed aree

Takahashia japonica

Anche il territorio di Canegrate ha avuto la poco gradita visita del nuovo patogeno che sta attaccando, ed a modo suo “decorando”, parte degli alberi dei nostri viali e parchi nonché di tutti i comuni del Nord Italia. Takahashia japonica, sulla base delle informazioni in possesso del Servizio Fitosanitario, non ha determinato allo stato attuale particolari danni alle piante colpite. Tuttavia, in alcune situazioni in cui le popolazioni della cocciniglia sono particolarmente elevate possono verificarsi disseccamenti rameali.

«Precisiamo subito che non è pericoloso o urticante per persone ed animali. Assorbe la linfa degli alberi, se ne nutre e li debilita, ma non ne causa la morte – spiegano dal Comune -. Solo la prolungata infestazione del parassita causa il progressivo disseccamento dei rami e degli alberi. I tecnici agronomi di AMGA tengono monitorata la situazione e stanno preparando un piano di intervento di controllo localizzato sulle singole vie ed aree al momento giusto di maggiore sensibilità dei patogeni ed a ridotto impatto ambientale con prodotti a bassa tossicità. Le patologie da insetti (entomofauna) sono difficili da debellare in tempi brevi; antagonisti naturali significativi non ce ne sono al momento, ma si cerca di contenere la diffusione».

Ad oggi, il controllo di questo insetto risulta complesso per diversi motivi: incompleta conoscenza della biologia; mancanza di insetticidi specifici; restrizioni all’uso dei prodotti fitosanitari in ambito urbano.

Gli ovisacchi sono gommosi, cerosi ed estremamente resistenti alle intemperie. Una volta presenti sulle piante, possono essere eliminati solo tramite rimozione fisica dei rami infestati. La lotta deve essere effettuata contro le forme giovanili, ovvero le forme vulnerabili dell’insetto. Interventi insetticidi sugli ovisacchi non avrebbero alcun effetto. Per quanto riguarda un possibile impiego di insetti antagonisti: insetti predatori come Adalia bipunctata (Coleoptera: Coccinellidae), di cui si è notata un’attiva presenza su piante infestate da T. japonica, «potrebbero aiutare a ridurre le popolazioni dell’insetto. Tuttavia, non è stato ancora valutato il vero impatto di questo predatore sulla popolazione italiana di T. japonica (Limonta et al., 2022); recenti studi hanno dimostrato che attualmente nessun parassitoide è stato registrato su T. japonica nel Nord Italia (Limonta et al., 2022). Non risulta possibile fornire ulteriori indicazioni in quanto, come indicato precedentemente, è possibile formulare solo delle ipotesi che dovrebbero essere validate da esperienze di campo su questa specie di così delicata gestione».

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Pubblicato il 05 Giugno 2024
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