Piscina di Legnano, Team Legnano Nuoto: “Più attenzione alle società sportive”
La chiusura della piscina di mattina a luglio peserà sulla preparazione degli atleti in vista dei campionati nazionali. Il nuovo impianto, invece, «non va incontro alle esigenze delle società sportive».
l primo obiettivo è arrivare preparati ai campionati italiani di inizio agosto a Roma. L’obiettivo a lungo termine è continuare a fare crescere a Legnano una squadra unita, desiderosa di fare bene e di ottenere risultati sempre più di alto livello. Il soggetto è il Team Legnano Nuoto, società rinata dalle ceneri di Amga Sport dopo le messa in liquidazione, con 180 atleti impegnati in diverse categorie.
“Penalizzante la chiusura del mattino a luglio”
«Ci è arrivata comunicazione che nel mese di luglio, fino alla chiusura del 21 luglio, la piscina sarà inaccessibile di mattina – spiega il Direttore Tecnico, nonché dirigente del Team Legnano Nuoto, Gianni Leoni -. Un grosso danno per i ragazzi che non potranno fare la preparazione con il doppio turno di allenamento. Sappiamo che altre società della zona hanno chiesto di allenarsi a Legnano, ma la loro richiesta non sarebbe stata presa in considerazione. Non potrebbe, invece, essere un’occasione per avere una attività estiva che porti remunerazione al Comune e tenere aperto l’impianto?».
“La nuova piscina è troppo commerciale”
Intanto stanno per partire i lavori del nuovo impianto natatorio di via Gorizia con la formula del Partenariato Pubblico Privato, e Leoni torna a chiedere una maggiore attenzione per l’agonismo in piscina: «Avevamo chiesto di essere coinvolti e ascoltati nel nuovo progetto – spiega Leoni -. Le nostre richieste non sono state prese in considerazione e ci troveremo con un impianto commerciale che non guarda alle esigenze delle società sportive; una piscina piccola con un costo elevato. Con maggiore dialogo si sarebbe potuta trovare una soluzione idonea per tutti. Basti pensare che la piscina da 50 metri perderà quattro corsie perché dedicate ad attività ludiche».
Ma ormai il progetto è stato approvato e nonostante le condizioni non ottimali il team è determinato a rimanere a Legnano, anche se servono certezze: «Non sappiamo nemmeno che convenzione ci sarà con il nuovo gestore per tutelare le società sportive. Il rischio è che le società chiudano o che vedano altrove. Noi, invece, vogliamo andare avanti a Legnano per proseguire quello che con fatica abbiamo costruito con i nostri colleghi: ci crediamo e non vogliamo andare altrove. Noi allenatori ci siamo dimezzati lo stipendio pur di tenere in piedi la Società, proprio perché crediamo nel progetto. La nostra non è solo attività agonistica: fare sport con i giovani significa anche operare nel sociale e questo va tenuto in considerazione; chiediamo maggiore ascolto. Tutto questo non viene capito».
Una stagione di ottimi risultati
Nonostante le difficoltà, il Team Legnano Nuoto ha chiuso l’anno con un bilancio attivo: «Una volta “abbandonati” gli atleti professionisti, per i problemi legati all’impianto, abbiamo ripreso a lavorare intensamente con i giovani, e i ragazzi sono in crescita – spiega Leoni -. Abbiamo portato a casa 32 medaglie ai Campionati Regionali e 5 medaglie ai Campionati Nazionali, tra cui una in staffetta. I risultati di questo inizio di stagione sono il frutto del lavoro dei due anni precedenti. Si è costituito un bel gruppo e una bella squadra e questo per me è il successo più grande».
Il futuro
Che futuro vede di qui ai prossimi 3 anni per il Team Legnano Nuoto?«Se ci lasciano lavorare, vedo una società in grado di ottenere risultati sempre migliori; una società più grande con campioni capaci di fare bene. Se non ci lasciano lavorare rimarremo così come siamo con prospettive che potrebbero diventare più nere»
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