Il bilancio consuntivo del Comune di Legnano è stato approvato con un avanzo di 11milioni e mezzo di euro, parte dei quali andranno ad abbattere il leasing della nuova piscina. È questo l’impegno politico preso dalla maggioranza al governo della città con l’obiettivo di razionalizzare le spese e ottimizzare gli investimenti.

«L’ente ha avuto una gestione ottimale ed è riuscito a fare una maggiore razionalizzazione in termini economici rispetto agli anni scorsi, liberando così risorse importanti sulla parte corrente (personale e servizi, ndr). Naturalmente – spiega l’assessore al bilancio, Luca Benetti – ci sono ancora margini di ottimizzazione: l’anno prossimo mi aspetto quindi di avere una gestione ancora più accurata». Per quanto riguarda l’avanzo libero, due sono gli ingredienti che hanno portato a liberare risorse e ad alimentarlo: «I fondi Covid ricevuti ma non ancora spesi, da una parte, e l’accurata analisi puntuale dei debiti e dei crediti che ci portavano dietro dalle gestioni precedenti, dall’altra. Questo – sottolinea l’assessore – ha permesso di ottenere un avanzo libero pari a 11 milioni e mezzo di euro da spendere prevalentemente per investimenti».

Di questa somma l’amministrazione comunale ha programmato di utilizzare «almeno 3 milioni per abbattere il leasing del nuovo impianto natatorio – precisa Benetti -. Questa somma si va ad aggiungere ad altri 4 milioni già accantonati, mentre l’anno prossimo ne saranno accantonati altrettanti: l’obiettivo, a tendere, tra il canone che la nuova società ci riconoscerà per gestire l’impianto e la rata del leasing, è quello di andare ad elidere il debito e arrivare quasi a somma zero per non pesare sulle casse comunali. Prima dell’operazione di partenariato pubblico privato avevamo 300/500mila euro a bilancio ogni anno da destinare alla piscina: spenderne meno sarebbe già un gran successo. Questi fondi potranno essere liberati nella parte corrente e investiti in servizi».

L’altro elemento che caratterizza il bilancio consuntivo riguarda le spese impegnate in opere, di fatto raddoppiate rispetto all’anno precedente: «Il valore economico delle opere messe a terra nel 2022 era di 6 milioni 700 mila euro; il valore economico delle opere messe a terra nel 2023 è di 12 milioni e 395mila euro  – dettaglia Benetti -. La sfida non è solo quella di riuscire ad ottenere i fondi presentando progetti interessanti, ma è soprattutto quella di riuscire a mettere a terra le opere: i dati ci dicono che le cose stanno girando per il verso giusto».