Dolore cronico, all’Ospedale di Legnano 16.500 visite di controllo ambulatoriali in un anno
Numeri importanti quelli illustrati in un articolato bilancio tirato in questi giorni dal prof Giovanni Mistraletti, direttore S.C. Rianimazione e Anestesia – Ospedale di Legnano in occasione della XXIII Giornata Nazionale del Sollievo
Ogni anno vengono eseguite nell’ambulatorio di terapia antalgica dell’Asst Ovest Milanese circa 2.100 nuove “prime visite”, oltre a circa 16.500 visite di controllo. Si tratta del servizio ambulatoriale di terapia del dolore cronico volto all’identificazione precoce di pazienti affetti da questo tipo di dolore, con l’obiettivo di proporre un percorso di diagnosi, terapia e monitoraggio attraverso periodiche visite di controllo. Numeri importanti quelli illustrati in un articolato bilancio tirato in questi giorni dal prof Giovanni Mistraletti, direttore S.C. Rianimazione e Anestesia – Ospedale di Legnano in occasione della XXIII Giornata Nazionale del Sollievo, iniziativa promossa dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome con il Ministero della Salute e la Fondazione Nazionale “Gigi Ghiroti”. Iniziativa tenutasi domenica 27 maggio alla quale ha aderito anche l’Ospedale di Legnano. In questo contesto il prof Mistraletti ha deciso di raccontare ai cittadini le diverse sfaccettature della gestione del dolore in ambito ospedaliero. Non solo nell’ambito della terapia del dolore cronico, ma anche sul fronte del del dolore acuto, oltre che nelle cure palliative e gestione del fine-vita.
Ad entrare nel dettaglio di questo delicato tema anche la dottoressa Claudia Castiglioni, direttrice S.C. Terapia del Dolore e Cure Palliative – ASST Ovest Milanese e il dottor Carlo Capra, direttore S.C. Rianimazione e Anestesia Magenta e direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza – ASST Ovest Milanese. «Il dolore cronico è una condizione medica complessa che affligge milioni di persone in tutto il mondo, influenzando profondamente la qualità di vita e la capacità di svolgere attività quotidiane – spiegano i medici -. È definito come dolore che non passa e che dura più di tre mesi; alcuni esempi sono la sindrome dell’arto fantasma post-amputazione, la nevralgia del trigemino, il dolore post-terapeutico, la fibromialgia, la neuropatia diabetica. Chi soffre di dolore cronico sperimenta oltre alla sofferenza fisica problemi emotivi e psicologici: è dunque necessario un approccio multidisciplinare che combini terapie farmacologiche personalizzate, blocchi nervosi, infiltrazioni articolari, terapie fisiche come la fisioterapia o le onde d’urto, ed anche un supporto psicologico volto a sviluppare strategie per affrontare l’aumento del dolore e migliorare il benessere mentale».
Quando poi per il dolore cronico non bastano i farmaci, esistono tecniche di “analgesia interventistica” che permettono di ottenere ottimi risultati in termini di efficacia. Nell’arco del 2023 sono state effettuate circa 750 procedure di macro-attività complesse legate alla terapia del dolore (cateteri o infiltrazioni peridurali, infusioni endovenose in continuo), 35 procedure di radiofrequenza e 33 posizionamenti di neuro stimolatori, che rappresentano metodiche efficaci e all’avanguardia per il trattamento del dolore cronico refrattario.
Giornata del sollievo: l’impegno quotidiano della ASST Ovest Milanese nella lotta globale
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