Dalla stanza nel bosco alla lotta ai rifiuti, tre anni di presidenza Turri al Parco Alto Milanese
Lunedì 20 maggio ci sarà l'assemblea consuntiva di fine mandato. Come da regolamento la presidenza ora spetta al Comune di Castellanza attualmente rappresentato dal consigliere Flavio Castiglioni
Decoro, sicurezza, fruibilità e attenzione alla biodiversità del Parco. Sono le azioni intraprese in questi tre anni di mandato dal presidente uscente del Parco Alto Milanese, Davide Turri. Lunedì 20 maggio ci sarà infatti l’assemblea consuntiva di fine mandato. Come da regolamento la presidenza ora spetta al Comune di Castellanza attualmente rappresentato dal consigliere Flavio Castiglioni. Tutto fa pensare a lui come naturale successore, sia per le competenze in materia, sia per l’attaccamento al polmone verde.
La stanza nel bosco
Le immagini raccolte nella galleria fotografica riassumono i momenti salienti della presidenza Turri: «C’è l’inaugurazione della Stanza del Bosco alla Baitina, con la sindaca di Castellanza Mirella Cerini, sempre presente, che ricordiamo in questo momento per noi bello e importante – dichiara Turri -. Si tratta di uno di quei format pensati per ospitare eventi e aumentare la fruizione del parco. Vanno in questa direzione anche la biblioteca verde del parco, il bosco dei cammini e la nuova cartellonista per orientarsi all’interno delle aree boschive».
Contro l’abbandono di rifiuti
L’altro momento che il presidente uscente ricorda con particolare entusiasmo è l’evento di Puliamo il Mondo con oltre 200 iscritti e persone di ogni età impegnate a pulire i sentieri dai rifiuti abbandonati: «Uno degli obiettivi del mio mandato – spiega Turri – era quello di effettuare un’energica operazione di decoro nelle aree verdi; abbiamo puntato su strategie di sicurezza contro l’abbandono dei rifiuti, grazie anche alla collaborazione della Protezione Civile e delle Forze dell’Ordine (vedi foto con i detriti ndr) e all’installazione di telecamere. L’obiettivo è stato parzialmente centrato anche se bisogna tenere sempre molto alta la guardi».
Sicurezza
Molto impegno è stato dedicato anche sul fronte sicurezza: «Il Parco Alto Milanese non è un’isola felice ma non è servito l’esercito per contrastare lo spaccio. Questo grazie a una gestione del territorio che permette di effettuare controlli puntuali», sottolinea.
Covid e alluvioni
Turri non dimentica nemmeno i momenti difficili, dal covid alle alluvioni: «Non è stato facile affrontare la pendemia con le regole che eravamo tenuti a fare rispettare. In quei mesi bui tante persone si sono avvicinate al parco, valvola di sfogo per i cittadini della zona – ricorda Turri -. Oggi la fruizione del PAM è aumentata e gli eventi organizzati, da noi o in collaborazione con enti e associazioni, sono mediamente molto partecipati, e spero sia sempre così. Il bosco è stato colpito anche da forti grandinate e alluvioni e siamo intervenuti con un piano di riforestazione».
La parte agricola
Ma il parco non è solo un spazio verde da fruire ma un’area agricola e secondo il presidente uscente occorre in futuro lavorare per una maggiore collaborazione con la parte agricola che va tutelata e incrementata. L’altro obiettivo è infine l’ampliamento del polmone verde, una strategia che, a parere di Turri, sarebbe anche «garanzia di una progettualità più ampia a tutela del nostro ecosistema». Il Comune di Legnano nel Pgt ha già previsto l’ampliamento del Parco Alto Milanese nel territorio di sua competenza.
Davide Turri resterà all’interno del Cda del parco come consigliere, continuando il suo impegno in rappresentanza del Comune di Legnano.
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