Veglia della Croce del Centenario della città di Legnano partecipata, questa sera, venerdì 17, nella Basilica San Magno di Legnano. Per la prima volta, il tradizionale appuntamento di metà maggio, originariamente celebrato nella Basilica di San Simpliciano a Milano sin dal Duecento, ha visto una scenografia inedita a lume di candela con l’illuminazione ridotta al minimo.

La celebrazione richiama il ricordo della veglia di preghiera che i cavalieri nel Medioevo erano tenuti a declamare nella notte che precedeva la loro investitura. Infatti, a recitare la solenne preghiera, prima del termine della cerimonia, è stato Davide Barone, capitano della contrada San Martino con più anni di reggenza (quattro).

Gli otto capitani delle contrade hanno pregato attorno alla Croce di Ariberto da Intimiano, simbolo di vittoria del Palio, insieme ai numerosi contradaioli accorsi e a Monsignor Angelo Cairati, prevosto e decano della città di Legnano. «Tutti abbiamo fame e sete di una società migliore, – ha detto Monsignor Angelo Cairati – ma la società siamo noi, ognuno di noi. Migliorare la società vuol dire migliorare noi stessi, a partire dal linguaggio, dal tratto, dal ripudiare ogni forma di violenza anche nelle sane competizioni, pur esprimendo un sano orgoglio di appartenenza alla propria contrada».

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