Verso le Elezioni Europee 2024 con un confronto politico a Canegrate
Sarà un'occasione per i cittadini di ascoltare e dialogare con rappresentanti dei cinque partiti in corsa. L'appuntamento è per le 21 di lunedì 6 aprile nella sala consigliare
Le elezioni europee 2024 a centro di una serata a Canegrate. Il Comune la sera di lunedì 6 maggio ha deciso di organizzare un incontro in vista della chiamata alle urne per i seggi europei. Sarà un’occasione per i cittadini di ascoltare e dialogare con rappresentanti dei cinque partiti in corsa. L’appuntamento è per le 21 nella sala consigliare.
L’evento sarà moderato da Daniela Colombo e si terrà nell’Aula Consiliare di Canegrate. Un momento utile per confrontarsi sulle questioni chiave dell’Unione Europea e sui programmi delle diverse forze politiche in corsa per le elezioni.
Partecipanti e Partiti:
PD (Partito Democratico): Fabio Pizzul
M5S (Movimento 5 Stelle): Gaetano Pedullà
AP (Alternativa Popolare): Paolo Alli
Lega: Giovanni Malanchini
FDI (Fratelli d’Italia): Lara Magoni
Le domande
Le domande sono tre. A disposizione ci sono cinque minuti per rispondere più due per eventuali repliche. Ogni singolo candidato al termine potrà effettuare un appello al voto a sostegno del partito di riferimento e della propria candidatura.
1- Dopo decenni di pace, il fantasma della guerra e’ tornato e ha bussato alle porte dell’Europa. Con la guerra in Ucraina prima, e quella scoppiata in Medio Oriente poi, l’Europa è stata costretta ad accettare il fatto che la guerra non è più solo un concetto del passato. Il Consiglio comunale di Canegrate ha condannato con fermezza ogni atto di guerra e si è impegnato a promuovere il dialogo per costruire la pace. Quali gli strumenti e le azioni che dovranno essere messe in campo a livello europeo per tutelare e preservare la pace? Invio di nuove armi in Ucraina? Più difesa comune? Intensificare la diplomazia?
2- I partiti che rivendicano una maggiore sovranità nazionale in contrapposizione alle istanze e politiche comunitarie trovano un crescente consenso in diversi paesi europei. Questo da una parte rallenta il processo di formazione di un soggetto economico-politico unico che possa avere un peso maggiore nel panorama geopolitico attuale sempre più incerto e alle prese con gli inevitabili cambiamenti economici, sociali e ambientali. Dall’altra parte, però, queste posizioni rivendicano una maggiore importanza e influenza dei singoli Stati nel medesimo contesto per far fronte alle varie sfide. Nell’attuale panorama pensate sia più auspicabile un’Europa sempre più unita e coesa o una maggiore indipendenza degli Stati membri nel contesto comunitario?
3- Con la necessità di affrontare il cambiamento climatico ma anche e soprattutto l’inquinamento ambientale, l’Europa ha approvato una serie di direttive “green”. Il nuovo parlamento sarà chiamato a delineare politiche concrete per guidare l’Unione Europea verso un’economia verde, bilanciando la necessità di ridurre le emissioni di gas serra con la garanzia di un’equa transizione per tutti i cittadini europei. Quali politiche proporre per promuovere l’uso delle energie rinnovabili nell’Unione Europea e come affrontare le sfide legate alla transizione verso un’economia verde, considerando le differenze socio-economiche ma anche geografiche tra gli Stati membri? Come faranno i cittadini ad adeguarsi alle direttive europee come quella sulla casa green?
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