Lutto a Rescaldina per la scomparsa di Livio Borghi: “Nella sua arte la difesa della natura”
Classe 1937, Borghi era iscritto fin dai primi anni '70 all'Associazione Artistica Legnanese, che lo ricorda come uno dei suoi «artisti più significativi»
Lutto a Rescaldina per la scomparsa di Livio Borghi, artista e socio dell’Associazione Artistica Legnanese, venuto a mancare martedì 9 aprile.
Il silenzio e i sogni
Classe 1937, Borghi «era iscritto alla Associazione Artistica Legnanese fin da quando nei primi anni ’70 del secolo scorso l’allora presidente Tino Facconi aveva dato una nuova e vivace impronta ai dibattiti, interessandosi di correnti innovative – è il ricordo dell’Associazione Artistica Legnanese -: dal New Dada all’Happening, dalla PopArt al Minimalismo, dall’Arte Concettuale alla Land Art, dalla Body Art ai nuovi media come la fotografia e la VideoArt. Proprio nel ’72 Livio Borghi presentava la sua esperienza “Arte per strada”. Un’esperienza in cui si avvaleva dell’intervento dei passanti che coinvolgeva nella elaborazione dell’opera, nella convinzione che tutti possono fare arte».
«”La traccia del mio lavoro è da sempre quella: l’amore per la natura, il disagio dell’uomo per la barbarie verso la natura. Natura e tecnologia e la necessità di conciliare questi due termini”. E lui seppe ben conciliare i due termini – continuano dall’Associazione Artistica Legnanese -, adeguandosi alle nuove tecnologie e alla serialità, mantenendo rigorosamente il concetto di “Unicum”, come in un suo grande lavoro del ’75/’76 composto da 21 quadri che prospettavano la produzione seriale, ma che venivano personalizzate da variazioni pittoriche e linee cromatiche che ne definivano orizzonti diversi. I ritagli di carta dipinti, trasformati nel tempo dalle intemperie in una sorta di astratta reliquia cromatica in cui all’artista sembrava riconoscere paesaggi già vissuti, venivano da Livio elaborati, fotografati, ingranditi e ricomposti in nuove espressioni visive».
Periferie – Ciclo post industriale
«Grandi cicli hanno scandito i tempi dell’Arte di Livio Borghi, Genesi, Paesaggi Ritrovati, e poi ancora Ombre e Macroombre dipinte su rocce o edifici del territorio o progettate su fotografie secondo una originale declinazione della Land Art. L’Associazione Artistica Legnanese perde uno dei suoi artisti più significativi, il territorio perde un personaggio che ha saputo trasferire nell’arte il messaggio estremamente attuale della difesa della natura. Ai famigliari le più sentite condoglianze del direttivo e di tutta l’Associazione Artistica Legnanese».
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