Più di 520 nuovi alberi in due anni a Nerviano: “Si mettono radici per il futuro”
Al via nel 2024 anche l’intervento del Progetto Forestami fra via Perlasca e via dei Boschi e le nuove piantumazioni in via La Guardia
Più di 520 nuovi alberi e arbusti piantumati in due anni a Nerviano, dove con l’inizio della primavera si è concluso un ciclo di piantumazioni che ha portato, utilizzando le specie più adatte a tollerare le «condizioni di stress tipiche dell’ambito urbano», ad implementare le alberate stradali in via Canova, in viale Giovanni XXIII, in viale Villoresi, in via Roma e in via Bergamina, a mantenere la dotazione arborea nei parchi e a collocare nuove essenze in aree dove prima non c’erano o che comunque avevano subito un impoverimento.
Tra gli interventi principali la ricostituzione dei filari nel parco Monsignor Mocchetti, il rifacimento dell’intera disposizione geometrica delle piante in Piazza Quaranta, il rimpiazzo delle essenze morte nella zona delle “Betulle”, l’infoltimento delle alberature nell’area di ingresso del Parco Vassallo e le nuove piantumazioni nelle aree dell’asilo nido di via Donatello, della scuola di Sant’Ilario e del centro sportivo Re Cecconi.
«Purtroppo a causa di situazioni meteorologiche estreme fra il 2021 e il 2023 il patrimonio arboreo nervianese è stato colpito da diversi episodi che, uniti a periodi di elevata siccità come l’estate del 2022, hanno messo in grave sofferenza o compromesso non solo le piante giovani appena messe a dimora ma anche piante di decine di anni di età – spiega l’assessore all’Ambiente Sergio Parini -. Da parecchio tempo non si provvedeva ad una piantumazione programmata e in diverse aree del territorio risultavano evidenti le piante mancanti, infatti le essenze poste a dimora di recente sul territorio sono anche effetto delle sostituzioni eseguite a seguito del raggiungimento della fine del ciclo vitale o per la pericolosità di alcuni esemplari, oltre alla realizzazione di nuovi spazi verdi e filari».
A dicembre dello scorso anno, peraltro, in paese erano stati piantumati anche 122 nuovi alberi per i nuovi nati del 2022 nell’area verde dietro il Santuario della Madonna di Dio ‘l sà, iniziativa che verrà replicata anche quest’anno sempre nella stessa location, nonostante «per questo tipo di piantumazione risulti ormai difficile individuare appezzamenti idonei». Nel 2024, inoltre, «partirà l’intervento inserito nel Progetto Forestami di Città metropolitana di Milano che interesserà l’area fra via Perlasca e via dei Boschi – aggiunge Parini – e che vedrà la piantumazione di oltre mille essenze. Parallelamente sta proseguendo anche l’iter per un intervento analogo sempre in collaborazione con Città metropolitana sugli appezzamenti di via La Guardia grazie ad un finanziamento europeo, che prevede la messa a dimora di circa 1.300 alberi».
«Il complesso di queste iniziative hanno lo scopo di produrre benefici ambientali, sociali ed economici – conclude l’assessore alla partita – e vuole essere un segnale concreto verso la comunità del desiderio di consegnare alle future generazioni un ecosistema urbano migliore, unendosi a tale fine a tutte quelle azioni poste in essere dai singoli o dalle associazioni impegnate da tempo sul territorio, come Legambiente con la sua annuale “Festa dell’albero”».
«Apprezziamo la scelta delle vie all’interno della città, dove il passaggio di numerosi veicoli porta ad innalzare il carico inquinante e di conseguenza è importante la presenza di alberi, che sono per loro natura predisposti all’assorbimento di anidride carbonica e alla restituzione di ossigeno e, inoltre, contribuiscono alla cattura di significative quantità di polveri sottili e non ultimo alla diminuzione di qualche grado della calura – aggiungono proprio dal circolo di Legambiente di Nerviano -. Siamo lieti che l’ufficio Ambiente ed Ecologia del comune abbia preso in considerazione alcune delle nostre proposte relative a questi interventi, dimostrando un interesse condiviso nel migliorare la qualità della vita dei cittadini di Nerviano. Ci auguriamo che dopo un intervento così significativo, ci sia un’adeguata attenzione alla manutenzione. Troppo spesso abbiamo notato la mancanza di irrigazione regolare durante i periodi più caldi: un abbandono che riteniamo sia difficile da comprendere sia dal punto di vista etico che economico».
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