Anche una legnanese, Gabriella Lazzati, con un passato professionale di preside dell’Istituto comprensivo Manzoni e attualmente consacrata nell’Ordo Virginum, tra i 18 fedeli rientrati oggi, giovedì 21 marzo, dalla Terra Santa, per un viaggio organizzato dalla Fondazione culturale Ambrosianeum. Un pellegrinaggio per parlare e pregare per la pace.

«È strano venire a cercarla qua, la pace, ma il pellegrino è, etimologicamente, colui che attraversa i campi, straniero al suo tempo e alla sua terra. Lo straniero fa cose strane, gli altri mica lo capiscono. Fa semine piccole, o almeno ci prova», così ha commentato Paolo Dell’Oca, consigliere della Fondazione.

Si è tratta del primo gruppo italiano tornato a visitare Gerusalemme e i luoghi sacri della fede cristiana dall’inizio della guerra. E il commento di Gabriella Lazzati manifesta la testimonianza di un pellegrinaggio insolito, rispetto ai precedenti: «Per i vicoli stretti della città vecchia, poca gente quasi nessun fedele. Quanto appariva lontana l’immagine della folla che si accalcava nei negozietti tipici del posto. Tante le saracinesche abbassate. Anche al santo sepolcro c’eravamo soltanto noi.  Abbiamo celebrato la messa dentro la tomba da soli, cosa che solitamente facevi due ore di coda per una veloce entrata. Ma anche in altri luoghi una tranquillità mai vissuta così intensamente e insolitamente».

«Sono stati quattro giorni e tre notti dedicati a momenti di preghiera e riflessione, intervallati da incontri con personalità coinvolte in prima linea nel dialogo per la pace» così Lazzati, entusiasta per il passaggio a Betlemme; a Neve Schalom il villaggio dove vivono in Pace ebrei e israeliani; a Gerusalemme per l’incontro con fratello Francesco Patton custode di Terra Santa dal 20 maggio 2016, con il sindaco di Gerusalemme, con suor Sandra Castoldi orsolina di Milano che da 9 anni vive a Gerusalemme, con il cardinale Pizzaballa patriarca di Gerusalemme.