Caro direttore, stando alle notizie di stampa, il Comitato cittadino per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia ha prodotto – probabilmente dopo aver promosso un ampio dibattito in città – un programma delle manifestazioni per l’importante anniversario risorgimentale e repubblicano.

Se ben capisco, si punterà a valorizzare uno degli elementi caratteristici della città, ossia la Sagra del Carroccio (uso ancora il termine tradizionale, che personalmente preferisco rispetto all’attuale denominazione di Palio).

Credo che sia una buona idea. Purché lo stesso Comitato si ricordi di trovare specifiche occasioni per celebrare e valorizzare altri momenti fondativi della storia cittadina, che anzi segnano l’“oggi” di Legnano con maggior evidenza e “ricaduta” sociale, demografica, urbanistica, economica e politica, rispetto al Medioevo.

Si pensi anzitutto alle stesse vicende risorgimentali, che trovano in città alcune significative testimonianze.

Si rifletta, in secondo luogo, sullo sviluppo industriale, che proprio negli anni del Risorgimento trovava la sua fase di decollo, per poi plasmare la Legnano delle fabbriche, del lavoro, delle banche, dell’artigianato…

L’Unità d’Italia – terzo punto – rimanda alla lotta resistenziale, alla ricostruzione democratica e repubblicana del secondo dopoguerra.

A queste tre fasi della vita cittadina e nazionale – evidenziate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – il Comitato darà il giusto peso?

Gianni Borsa