Con VareseNews un concorso di idee per dare una nuova vita alla scuola di Sant’Alessandro
La società editrice di Varesenews in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Varese lancia un Concorso di idee per la riqualificazione funzionale ed artistica della ex scuola dove si troverà la redazione del giornale e tanto altro
Varesenews ha un sogno: che la sua nuova sede sia un riferimento culturale per la comunità. Uno spazio non solo funzionale all’attività quotidiana del giornale, ma anche alla vita sociale del borgo e di tutto il territorio.
Per questo Varese web, la società editrice di Varesenews, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Varese, ha bandito un Concorso di idee per la riqualificazione funzionale ed artistica della ex scuola di Sant’Alessandro a Castronno. Si ricerca un concept per il recupero funzionale della ex Scuola valorizzando l’edificio e il rapporto con la comunità. Ai partecipanti viene inoltre richiesto di proporre eventuali funzioni innovative da inserire sulla scorta di un documento, redatto da Varesenews, dall’evocativo titolo “Abbiamo un sogno”.
La scuola dove Varesenews si trasferirà in passato ha caratterizzato la frazione di Sant’Alessandro: divenendo un “hub culturale” ambisce ora ad essere nuovo baricentro nel quale la comunità possa ritrovarsi. L’insediarsi nella ex Scuola della redazione di VareseNews e di tutte le altre funzioni che il Concorso, e le proposte degli architetti, aiuteranno ad individuare e a rendere possibili, contribuirà alla realizzazione di uno spazio che vuole avvolgere ed emozionare chi vi entra.
ORDINE DEGLI ARCHITETTI E VARESENEWS, INSIEME PER IL TERRITORIO
Il bando è stato realizzato mettendo in atto una importante collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Varese, che valore ha per voi?
«Ha un valore fondamentale, perché è l’unico strumento che mette al centro il progetto rispetto ad altri parametri culturalmente meno qualitativi – spiega Elena Brusa Pasquè, presidente dell’Ordine degli Architetti di Varese – In particolare, può far emergere idee innovative per l’utilizzo del fabbricato, sempre che il bando possa essere strutturato con la finalità di rigenerare socialmente il compresso scolastico con altre forme di utilizzo».
Cosa può generare per il territorio?
«La scuola della frazione di Sant’Alessandro è stata dismessa per il basso numero di bambini che l’avrebbero occupata. Chiusa la scuola è venuto meno elemento caratterizzante la frazione. Ma l’edificio può ritornare ad essere un luogo vivo e utilizzato dalla frazione, anche perché il concorso, per come è congegnato, può portare a far rigenerare in senso sociale ed economico il territorio. Tenendo presente però che rigenerare, per noi architetti, non vuol dire ristrutturare, ma dare nuova vita a un luogo e generare un progetto sostenibile che abbia come obiettivo una nuova vita economica e sociale».
Quanto è importante la riapertura di una scuola?
«È importante perché una scuola è sempre luogo di incontro e di crescita: Quando viene chiusa diventa una perdita di un patrimonio, non solo fisico ma soprattutto sociale, anche perché la scuola è il luogo di formazione del nostro futuro».
Quali opportunità può offrire agli studi d’architettura del varesotto la diffusione delle idee legate alla realizzazione di questo concept?
«Certamente la prospettiva di diffondere un concept, delle idee quindi che si fanno opera, attraverso un concorso può coinvolgere i giovani professionisti, creando attenzione soprattutto sul tema della rigenerazione. Per come è strutturato, inoltre, può far emergere quanto il lavoro multidisciplinare possa garantire una miglior qualità di progetto, soprattutto nei suoi contenuti».
IL VIDEO DELL’AREA E DEGLI SPAZI
IL CONCORSO DI IDEE: COME FUNZIONA, A CHI È DESTINATO
La struttura del concorso d’idee è stata scelta dall’ordine degli architetti per uno specifico motivo: «Perché è lo strumento che pone al centro del dibattito il progetto – spiega Raffaele Nurra, il rappresentante del consiglio dell’Ordine delegato a questo progetto – Questo favorisce la partecipazione dei giovani talenti: per questo, quando ci è stata fatta la proposta da parte di Varesenews, la scelta come opzione è caduta sul concorso d’idee».
Come è strutturato il concorso?
«In due fasi: una di concept, che mostra l’idea. Poi, una volta identificate le migliori 5 proposte, verrà chiesto ai “finalisti” un approfondimento di questa idea, più operativo. Ogni fase avrà degli elementi di punteggio: dalla flessibilità all’acustica, dalla coerenza con la frazione alla grafica».
A chi è destinato?
«A tutti gli architetti, o meglio: a team che abbiano come capofila un architetto o un ingegnere iscritti ai loro rispettivi ordini. Naturalmente nel team possono poi esserci altre figure: come un esperto in grafica, in digital web, di acustica, oppure un paesaggista. l’idea è far lavorare su questo progetto non tanto una singola persona quanto un gruppo multidisciplinare».
Chi vi può partecipare e da chi saranno giudicati?
«Il concorso è aperto a tutta Italia, ma anche oltre. Gli unici che non possono partecipare sono i consiglieri dell’ordine, proprio perché fanno parte dei promotori. La giuria deve avere delle competenze specifiche rispetto a ciò che richiesto: ci sarà un professionista nominato dall’Ordine, uno nominato da Varesenews, un professionista indicato dal comune di Castronno, e due componenti di Varesenews».
Cosa avrà il vincitore?
«Chi vincerà il concorso otterrà un piccolo premio in denaro, ma soprattutto avrà l’incarico professionale. Al secondo e al terzo, oltre ad un rimborso spese, verrà regalato un pacchetto di visibilità mediatica»
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