Torre Rodonaia di Busto Garolfo, un rifugio per rondoni curato da 5 anni dalla Lipu
A raccontare quest'avventura è Fabrizio Bandera referente della Lipu di Parabiago che in questi anni ha seguito il progetto
Cinque anni di attenzione e cura per accogliere le famiglie di rondoni nella torre del parco comunale di Busto Garolfo. A raccontare quest’avventura è Fabrizio Bandera referente della Lipu di Parabiago che in questi anni ha seguito il progetto. Quello della torre Rodonaia è di fatto l’unico sito seguito dai volontari. «La prima volta che siamo entrati in questo spazio, da sempre scelto da questi piccoli volatili migratori, abbiamo trovato le loro nicchie, create appositamente dai costruttori, occluse. Abbiamo così cercato di ripristinarle. Ma viste le difficoltà abbiamo agganciato alle pareti alcune cassette in legno. Una soluzione apprezzata dai rondoni».
Ad occuparsi puntualmente di questo sito sono due volontari che svolgono sopralluoghi mensili per controllare lo stato della situazione e svolgere attività manutentiva. «Quando eseguiamo attività più complesse come quella svolta nei giorni scorsi impegniamo almeno sei persone. C’è ancora tanto lavoro da eseguire per migliorare la situazione. Ma ci riteniamo soddisfatti del percorso svolto sino ad oggi. Ringraziamo per questo il Comune che ci ha permesso di portare avanti quest’iniziativa». Sul territorio non esiste una vera mappatura delle nidificazioni: «È un peccato, anche se ci rendiamo conto che è complesso eseguire un vero e proprio censimento». Ciò che preoccupa i volontari Lipu è la «carenza di luoghi dove questi piccoli volatili possono nidificare in sicurezza. Nell’immaginario comune gli uccelli si creano un nido, in realtà molti prediligono le cavità murarie, per vari motivi legati all’operato umano queste opportunità scarseggiano. C’è sempre più la necessità di sensibilizzare maggiormente la comunità sull’importanza dell’equilibrio ambientale e di come si possa prenderne cura».
I nidi della torre di Busto Garolfo pronti ad accogliere i rondoni con la Lipu di Parabiago
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