Inaugurato a Cerro Maggiore un nuovo defibrillatore in memoria di Daniela Cassina e Gabriella Andreasi
Contestualmente al defibrillatore di via Boccaccio, anche in via Alberto Da Giussano è stato installato un nuovo DAE donato dalla famiglia Venturino
Inaugurato all’esterno dell’auditorium di via Boccaccio a Cerro Maggiore il nuovo defibrillatore dedicato a Daniela Cassina e Gabriella Andreasi, le due coriste del Legnanese morte in un incidente stradale alla periferia di Novara un anno e mezzo fa. Presenti alla cerimonia il sindaco di Cerro Maggiore Nuccia Berra, alcuni volontari di 60milavitedasalvare Altomilanese ODV, il marito di Daniela Cassina ed ex sindaco di Nerviano Massimo Cozzi e Andrea e Alessandro, figli di Gabriella Andreasi.
Con i suoi 41 defibrillatori su una popolazione di circa 15 mila abitanti Cerro Maggiore è uno dei comuni più “cardio-protetti” d’Italia. «Dobbiamo essere consci di quanto questi apparecchi salvino la vita, – ha detto il sindaco di Cerro Maggiore -, sono oggetti indispensabili». La nuova postazione DAE è frutto della raccolta fondi realizzata da ACLI e dal contributo dell’amministrazione comunale di Cerro Maggiore.
A spiegarne l’utilizzo e l’importanza i volontari di 60milavitedasalvare Marco Bandirali e Mirco Jurinovich. «L’apparecchio è semplicissimo da utilizzare – ha spiegato Jurinovich -, la legge 116 del 2021 ne consente l’utilizzo a qualsiasi cittadino indipendentemente dalla formazione. Chiaramente è sempre consigliato partecipare ad un corso perché prepara ad affrontare al meglio la situazione di emergenza, però l’utilizzo del defibrillatore è semplice perché ci sono le istruzioni vocali e l’aiuto dell’operatore del 112 che attraverso la chiamata facilita ancor di più l’utilizzo. L’importante però è farlo – ha concluso Jurinovich -: nonostante la presenza capillare di DAE le percentuali di utilizzo sono ancora scarse».
Durante l’inaugurazione Sergio Borghi, che è ha subito un arresto cardiaco, ha portato la sua testimonianza. «E’ successo improvvisamente – ha spiegato Borghi, – mentre ero ad una riunione sul Parkinson. C’erano delle dottoresse e il sindaco di Rescaldina, che è andato a prendere il defibrillatore. Portato in ospedale, sono stato in arresto cardiaco per 11 minuti. Se non ci fosse stato il defibrillatore non sarei qui oggi».
Questo è il primo apparecchio completamente automatico che viene installato a Cerro Maggiore perché non presenta più il classico tasto da schiacciare per erogare la scarica, ma basta applicare i due elettrodi e attendere l’esito dell’analisi del ritmo cardiaco. Contestualmente al defibrillatore di via Boccaccio, anche in via Alberto Da Giussano è stato installato un nuovo DAE donato dalla famiglia Venturino. «Non dobbiamo preoccuparci di essere in grado di usarlo – ha concluso il sindaco Berra -, ma di essere lì per poterlo fare».
I volontari di 60milavitedasalvare Altomilanese ODV nei prossimi giorni saranno presenti nelle scuole del territorio per spiegare ai ragazzi l’importanza dell’utilizzo di questo importante strumento, lunedì 18 marzo alle scuole Collodi di Legnano e sabato 23 marzo alla scuola media di Cerro Maggiore. «Stiamo lavorando – ha detto il volontario Angelo Dasario – anche ad una possibile installazione di un DAE a San Giorgio su Legnano e a Legnano in Piazza Mercato».
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