Parabiago cerca un gestore per “Casa Raffaella”
"Casa Raffaella" è un progetto nato dal lascito testamentario di Eugenia Belloni al comune di Parabiago, in ricordo della figlia scomparsa prematuramente
La scomparsa di Eugenia Belloni, figura storica del volontariato dell’Alto Milanese, aveva lasciato un vuoto profondo nella comunità di Parabiago. A poco più di due mesi dalla sua dipartita, l’ex presidente dell’Associazione Collaboratrici Volontarie dell’Ospedale di Legnano si era poi resa protagonista dell’ultimo atto di amore per la “sua” città nominando nel testamento proprio il comune di Parabiago suo erede universale.
Già quando era in vita, peraltro, Eugenia Belloni aveva donato molte delle sue proprietà immobiliare a Piazza della Vittoria per dare vita a “Casa Raffaella”, struttura destinata ad aiutare chi vive in stato di fragilità, in primis i bambini, nel ricordo della figlia Raffaella, scomparsa prematuramente a 14 anni a causa di un tumore. Alla sua morte, poi, a quegli immobili, dei quali fino ad allora il comune era stato nudo proprietario, si era aggiunto tutto il resto del patrimonio della donna.
E ora l’amministrazione ha pubblicato una manifestazione di interesse per la ricerca di soggetti pubblici o privati, principalmente del Terzo Settore, che siano interessati all’utilizzo di questi spazi – qui l’elenco completo – «con la finalità di realizzare e gestire servizi socioeducativi e sociosanitari rivolti a minori o comunque a soggetti fragili». Le realtà interessate dovranno indirizzare le proposte al protocollo del comune di Parabiago entro le 12 di giovedì 21 marzo: per eventuali chiarimenti o per visionare gli immobili è possibile scrivere all’indirizzo mail servizisociali@comune.parabiago.mi.it
«Facciamo appello a tutte quelle realtà del Terzo Settore che hanno già esperienza nella gestione dei servizi socioeducativi e sociosanitari rivolti ai minori – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Elisa Lonati -. Gli immobili ereditati dalla signora Eugenia Belloni sono spazi che, se adeguati alle esigenze normative, ben si prestano ad accogliere questo tipo di servizi. Soprattutto la ex abitazione presenta un giusto equilibrio tra riservatezza e vita comunitaria. Confidiamo nell’interesse di coloro che già si occupano di realtà similari per realizzare, in questo modo, non solo un desiderio testamentario, ma anche servizi socio-educativi e sociosanitari più prossimi al nostro territorio».
«Dare forma al lascito testamentario della signora Eugenia Belloni – aggiunge il sindaco Raffaele Cucchi – è per la nostra amministrazione un desiderio che si avvera. Si tratta sicuramente di un progetto molto ambizioso e che abbiamo sempre condiviso, sia per la mission di attivare servizi rivolti a minori che vivono condizioni di fragilità, sia per il legame, la stima e la riconoscenza verso due genitori che, in vita, hanno voluto riscattare il dolore della perdita della propria figlia con questa donazione alla comunità».
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