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Per l’Ucraina e per tutte le altre guerre. In cammino per la Pace da Castellanza a Fagnano Olona

L’iniziativa si terrà il 24 febbraio tra Castellanza e Fagnano Olona. Organizzata da Bicipace, Legambiente BustoVerde e dal Tavolo “In cammino per la pace”

Marcia della Pace valle Olona anpi

Una “Piccola marcia per la pace” per ricordare il secondo anniversario dell’invasione russa in Ucraina, che ha dato inizio a un conflitto tuttora in corso: è l’iniziativa proposta per il prossimo 24 febbraio da Bicipace, Legambiente BustoVerde e dal Tavolo “In cammino per la pace”.

L’appuntamento per la partenza è fissato per le ore 15 alla Corte del Ciliegio di Castellanza (in viale Lombardia 55), dove lo scorso 21 gennaio erano arrivati i partecipanti all’evento “La pace in testa” organizzato dai ragazzi dell’Azione Cattolica, partiti da Legnano: dalla stessa location, in cui proprio il 21 gennaio è stato messo a dimora un ulivo, prenderà il via la nuova marcia, in un ideale passaggio del testimone fra le due giornate, che rientrano nello stesso cammino di pace.

L’arrivo è previsto per le ore 17 all’approdo Calipolis di Fagnano Olona, dove si potrà visitare una mostra sulla pace allestita dai missionari comboniani di Venegono Superiore, ascoltare la testimonianza di suor Yoliana Yakoub (proveniente dalla Siria) e i canti della compagnia teatrale “Entrata di sicurezza” e sorseggiare un tè caldo offerto dall’associazione Calimali.

Per chi non volesse fare tutto il percorso a piedi, c’è la possibilità di aggregarsi lungo l’itinerario: alle ore 16 a Marnate (ex stazione ferroviaria Prospiano, in via Lazzaretto 677) oppure a Gorla Minore alle 16.20 (ex stazione ferroviaria in via Galilei). La “Piccola marcia per la pace” – che ha ottenuto il patrocinio dei Comuni di Castellanza, Legnano, Olgiate Olona, Marnate, Gorla Minore e Fagnano Olona – vedrà la partecipazione di decine di associazioni del territorio.

«Il nostro auspicio è che si arrivi a un cessate il fuoco immediato in tutti i contesti del mondo che vedono conflitti bellici di quella che Papa Francesco ha definito la Terza guerra mondiale a pezzi – dichiarano i promotori della manifestazione – La diplomazia e le Nazioni Unite devono intervenire subito per far sì che si concludano le guerre in atto e se ne prevengano di nuove invitando al dialogo le parti in causa».

Il raggiungimento di questo obiettivo è fondamentale «per le popolazioni civili che vivono in condizioni disumane e che, soprattutto nel caso dei bambini, subiscono traumi difficilmente superabili. È necessario per la sopravvivenza del genere umano e non solo, perché la potenza distruttiva delle armi in uso potrebbe portare alla cancellazione di ogni forma di vita sulla terra – continuano – È necessario inoltre perché gli ingenti fondi stanziati a favore dell’industria delle armi vengano dirottati per portare aiuto alle popolazioni che vivono in condizioni di massima povertà e per rilanciare politiche sociali, a cominciare da sanità e scuola».

Redazione
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Pubblicato il 18 Febbraio 2024
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