Alto Milanese, produzione industriale stazionaria e fatturato in lieve aumento
Indagine congiunturale sull'industria dell'Alto Milanese, IV trimestre 2023. A cura del Centro Studi di Confindustria Alto Milanese. L'indagine è stata effettuata su un campione chiuso di imprese associate
Nell’ultimo trimestre 2023, l’attività manifatturiera dell’Alto Milanese è stata caratterizzata da una produzione industriale stazionaria e un fatturato in lieve aumento.
Positivi i flussi di nuovi ordinativi di matrice estera, in flessione quelli provenienti dall’Italia. Le imprese con una maggiore vocazione all’export, e che operano in nicchie ad alto contenuto tecnologico, hanno generato performance migliori rispetto alle aziende con vendite concentrate in Italia, e tuttora mostrano una tendenza al rialzo.
Per quanto riguarda il fatturato, il 44% del campione ha chiuso l’anno con un incremento rispetto al 2022 e il 36% ha riportato una contrazione. Le prospettive per il 2024 sono tuttavia improntate alla cautela: il 60% delle intervistate prevede stabilità, il 31% un accrescimento (a fine 2022 era il 43%) e il 9% una diminuzione. Anche sul lato investimenti prevale la prudenza. Sebbene si siano riscontarti segnali di miglioramento rispetto al terzo trimestre 2023, sono poco più del 50% le aziende che manifestano l’intenzione di investire nei prossimi sei mesi.
Diversi elementi influiscono sul clima di fiducia: il mercato globale in rallentamento per via delle tensioni geopolitiche, l’intensificarsi degli attacchi alle navi all’ingresso del Mar Rosso, che ha comportato una sospensione del transito nel Canale di Suez con conseguenze su costi e tempi di consegna di materie prime, i possibili nuovi rincari sui costi dell’energia. Le previsioni di un taglio dei tassi dalla BCE e di nuove misure di sostegno statali agli investimenti potrebbero ridare fiducia, anche se attualmente il costo del credito si mantiene ancora alto.
Stabili i livelli occupazionali.
Meccanico. Quarto trimestre 2023 che si è distinto per produzione salda e fatturato in leggera crescita per gli ordini esteri e in calo per le commesse interne. Con riferimento all’anno appena chiuso, il 44% delle aziende meccaniche, in linea con la media del campione, ha mostrato un miglioramento delle vendite. Il 67% delle imprese per il 2024 si aspetta un consolidamento del fatturato, l’11% un innalzamento e il 22% una flessione.
Sostanzialmente uguale la propensione a investire nel prossimo semestre, con il campione diviso a metà tra aziende che hanno pianificato spese in conto capitale e quelle che non hanno programmi d’investimento. Confermati anche i livelli occupazionali.
Moda. Il comparto ha registrato aumento, seppur modesto, della produzione, mentre il fatturato è rimasto identico, così come il portafoglio ordini, con le commesse provenienti dall’estero che hanno avuto un andamento migliore degli ordinativi interni. Nel quarto trimestre è proseguita la salita dei costi delle materie prime che le imprese sono riuscite ad assorbire solo in parte. Nel complesso il fatturato 2023 è risultato in sviluppo rispetto ai livelli del 2022, invece le aspettative per il 2024 sono di mantenere i livelli raggiunti per oltre l’80% delle intervistate. Il clima di fiducia è buono per il 64% del campione (era il 60% nella precedente rilevazione) che ha programmato spese in macchinari e impianti per i prossimi sei mesi.
Lavorazione Materie Plastiche e Chimico. Produzione e fatturato con segno più. All’opposto gli ordinativi hanno evidenziato un rallentamento, più marcato per quelli nazionali. In diminuzione i costi delle materie prime e le scorte di prodotti finiti. Se le vendite 2023 per oltre il 30% delle imprese hanno avuto un’espansione, il 56% del campione ha riportato un ribasso. Decisamente rosee le attese per il 2024 con il 63% delle imprese che pensa a un incremento dei ricavi e il 37% a una stabilità. E’ pari al 44% la quota di imprese che ha in previsione nuovi investimenti.
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