Orari ridotti per la biblioteca di Cerro Maggiore, Bene Comune: “Disagio per i cittadini”
Alla base della scelta dell'amministrazione comunale la diminuzione del numero degli utenti dopo il trasferimento provvisorio della biblioteca
Fa discutere il “taglio” all’orario di apertura della biblioteca di Cerro Maggiore, che da gennaio dello scorso anno ha “traslocato” nella palazzina comunale di piazza Don Bianchi a Cantalupo per permettere l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione totale di Villa Dell’Acqua. Da gennaio, infatti, sono state cancellate le aperture del lunedì e del giovedì pomeriggio, scelta che ha spinto la civica di centrosinistra Bene Comune a chiedere spiegazioni e a dare voce alle criticità segnalate dagli utenti.
«Dal mese scorso la biblioteca comunale “Oriana Fallaci” di Cerro Maggiore, momentaneamente trasferita nella sede provvisoria di Cantalupo, ha un nuovo orario di accesso al pubblico più limitato – sottolineano dalla civica Bene Comune -: sono state infatti cancellate le aperture del lunedì e del giovedì pomeriggio, limitando così ulteriormente la possibilità di accedere ai servizi. Tutto questo mentre in diverse biblioteche di paesi vicino a noi, come quelle di Canegrate e di San Vittore Olona, gestite dalla stessa società, l’orario è stato ampliato e prevede la possibilità di accesso tutti i giorni della settimana tranne la domenica».
«Diversi cittadini del capoluogo e della frazione ci hanno segnalato il loro disagio per questa situazione, soprattutto in previsione del fatto che la nuova biblioteca di Cerro non sarà probabilmente pronta prima del 2025 – proseguono dal gruppo di opposizione – . Ci chiediamo quali siano i motivi di questa decisione, che sta creando disagio ai numerosi utenti di un servizio così essenziale per la nostra comunità».
Presa di posizione, quella di Bene Comune, di fronte alla quale l’amministrazione si è detta «sorpresa», parlando senza mezzi termini di «poca conoscenza dell’argomento». «I numeri dicono che l’utilizzo della nuova sede provvisoria di Cantalupo ha molti meno utenti – replica l’assessore alla partita Daniel Dibisceglie -. Certamente era preventivabile, ma proprio perché siamo bravi amministratori abbiamo aspettato di verificare i dati prima di rivedere gli orari. È oggettivo che i lavori della biblioteca potevano essere gestiti con due ipotesi diametralmente opposte: la chiusura del servizio o con una rimodulazione. Abbiamo optato per la seconda, ma non vogliamo buttare i soldi dei cittadini per una servizio che, dal confronto diretto con gli uffici competenti, è decisamente meno frequentato rispetto a prima».
«In tutti questi anni nessuno aveva mai pensato di sistemare la sede della biblioteca che era oggettivamente ridicola, rispetto agli esempi di Canegrate e San Vittore Olona portati da Bene Comune – aggiunge Dibisceglie -. Oggi con gli investimenti che iniziano a vedersi si portano le mani avanti con polemiche strumentali basate sul nulla. Investimenti che abbiamo fatto noi, progettato noi e finanziato anche grazie a Regione Lombardia. Dispiace che il tanto auspicato confronto amministrativo continui a mancare. Inoltre sottolineo che a fronte ad una spesa sociale sempre più alta nessuno dovrebbe pensare di buttare soldi pubblici per potenziare servizi in modo anomalo e non necessario. Essere buoni amministratori, ripeto, vuol dire anche questo».
Foto di archivio
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