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Tumori, Legnano nella rete “Pancreas Unit”. Il dottor Baldazzi: «Un riconoscimento importante»

L'Hub di Legnano tratta più di 50 casi di tumori all'anno. Per il direttore dell'UOC di Chirurgia Generale dell' Ospedale dell'Asst Ovest Milanese far parte della rete lombarda è «Un altro prestigioso traguardo»

Direttore dell'UOC di Chirurgia Generale dell’ Ospedale dell'Asst Ovest Milanese Gianandrea Baldazzi

Oltre una cinquantina i casi di tumori trattati all’anno dal Centro Hub dell’Asst Ovest Milanese inserito da poco tra gli 11 Hub lombardi della neo rete “Pancreas Unit”. Un riconoscimento importante per il direttore dell’UOC di Chirurgia Generale dell’ Ospedale dell’Asst Ovest Milanese, dottor Gianandrea Baldazzi che ha precisato: «Un altro prestigioso traguardo raggiunto all’Ospedale di Legnano. Infatti in questi giorni Regione Lombardia ha comunicato ufficialmente che il nostro ospedale è stato inerito nell’elenco delle eccellenze della Lombardia dove curare i tumori del pancreas». Non tutti i casi che vengono trattati nel Centro Hub legnanese hanno necessità di «un intervento chirurgico, questo è possibile solo grazie al lavoro del team multidisciplinare. Ogni singolo caso viene discusso da tutte queste figure contemperamente formando un board mutlidisicplinare fondamentale per poter dare al paziente il trattamento migliore».

Legnano tra gli 11 Hub lombardi

Nei giorni scorsi la Regione Lombardia ha definito l’elenco delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate identificate quali Centri Hub e Centri Spoke della Rete regionale delle “Pancreas Unit”. Realtà che saranno le uniche a poter erogare a carico del SSN gli interventi di resezione di tumore del pancreas, concentrando così l’attività in centri altamente specializzati. «È per me motivo davvero di grande orgoglio aver avuto la certificazione da Regione Lombardia – spiega il dottor Baldazzi primario del reparto di Chirurgia Generale dell’ospedale di Legnano -. Per questo motivo voglio esprimere i miei più sentiti ringraziamenti a tutti gli attori di questo brillante risultato raggiunto, a partire da una mia collaboratrice, la dottoressa Maria Livia Boella, referente per questa chirurgia in Azienda, per il suo encomiabile lavoro svolto, raccogliendo l’eredità del mio predecessore, il dottor Ferrari. Ma il ringraziamento deve essere esteso a tutti i professionisti che collaborano alla cura di questa patologia: dalla radiologia all’anatomia patologica, dall’oncologia alle medicine, dalla gastrenterologia alla radioterapia. Tutte figure imprescindibili per poter fornire al paziente un risultato d’eccellenza».

Tumori al pancreas, l’Asst Ovest Milanese tra le 11 ‘Pancreas Unit’ lombarde

Il mondo della chirurgia come ricorda il dottor Baldazzi è cambiato radicalmente e, in questi ultimi anni, ci si affaccia alle nuove frontiere, tra robotica e realtà, per effettuare operazioni ancor più precise e mirate. «Non solo, dal mio arrivo due anni fa ho introdotto le procedure più moderne per poter operare questi pazienti con tecniche assolutamente all’avanguardia: dalla la chirurgia minivasiva (quelli con piccolissimi taglietti) alla ecografia intraoperatoria endolaparoscopica, o dall’utilizzo di strumenti di dissezione ad ultrasuoni super accurati (tipo quelli che utilizzano i neurochirurghi) all’utilizzo di telecamere dotati di luce infrarossa per l’identificazione delle lesioni più piccole e della vascolarizzazione dei tessuti, con il fondamentale supporto di tutto il gruppo di anestesia e rianimazione per la gestione in tutta sicurezza di ogni paziente».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Febbraio 2024
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