Coraggio, visione del futuro, carisma e capacità organizzata. Sono le principali doti che, oggi, 26 gennaio, giorno in cui si celebrano 30 anni dalla fondazione di Forza Italia, Letterio Munfaò (nella foto con Antonio Tajani) attribuisce a Silvio Berlusconi, “un imprenditore, un politico, un uomo, che ha saputo cambiare in meglio la storia del Paese e dare una profonda impronta anche per i prossimi anni, nonostante la recente scomparsa ci abbia privato della sua presenza”.

La storia di Munafò in Forza Italia è strettamente collegata a Maurizio Cozzi: “E’ stato infatti lui a portarmi nel partito – spiega Letterio -. Io ero assessore a Mozzate, Maurizio iniziava la carriera politica diventando sindaco di Legnano. Nella sua seconda sindacatura, è iniziato il mio cammino consiliare a Legnano, proseguita in maggioranza con sindaco Lorenzo Vitali, quindi all’opposizione con l’elezione di Alberto Centinaio. Con Gianbattista Fratus sindaco, sono diventato assessore al personale e ai servizi demografici. Attualmente, con Lorenzo Radice, sono l’unico rappresentante della opposizione a presiedere una commissione, quella dello sport. A livello regionale, mantengo sempre la carica di presidente della divisione sport coordinamento lombardo di Forza Italia”.

Il concetto di amicizia e di appartenenza è fortemente sentito da Letterio Munafò. Lo ha dimostrato proprio in questi giorni con attestati di vicinanza e di solidarietà con l’ex sindaco Fratus, l’ex assessore Lazzarini e soprattutto con l’ex vice sindaco Cozzi, assolti in appello da accuse che, nel 2019, li avevano portati agli arresti (Cozzi addirittura in carcere).

“In una intervista Maurizio Cozzi ha manifestato il suo compiacimento per il pensiero che avevo espresso in merito a questa assoluzione – spiega ancora Munafò -. Sappia che rinnovo la mia totale sicurezza sulla innocenza, sulla lealtà verso la città, sul rispetto che tutti loro hanno sempre avuto nell’impegno politico verso chiunque, amici e avversari”.

Il futuro di Forza Italia in città resta ancora una priorità per Munafò: “Devo rimettermi sul piano fisico e poi al lavoro per un partito che merita di ritrovare un posto da leader nel centrodestra legnanese. Avrò la stessa determinazione e operatività che, sul piano professionale, mi hanno portato al vertice delle varie associazioni di agenti assicurativi, sia a livello nazionale, che internazionale.”.