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Alice e il servizio civile in biblioteca a Legnano: “Un’esperienza che mi ha cambiato la vita”

Grazie all'esperienza maturata in biblioteca di Legnano, dove dal maggio 2022 al maggio 2023 ha svolto il servizio civile, Alice è stata assunta in biblioteca a Cusano Milanino

Il Servizio Civile può cambiarti la vita. È successo ad Alice Agazzi, 28 anni, oggi bibliotecaria a Cusano Milanino. Grazie all’esperienza maturata in biblioteca a Legnano, dove dal maggio 2022 al maggio 2023 ha svolto il servizio civile, è riuscita a trovare il lavoro dei suoi sogni.

Alice, come il servizio civile ha influito sulla tua vita?

Il servizio civile mi ha totalmente cambiato la vita. Avevo una laurea in lingue e la mia idea era quella di fare l’insegnante di inglese, anche se dopo avere svolto una supplenza non ero più tanto convinta. Poi ho deciso di sfruttare questa opportunità: ho mandato la candidatura e poco dopo è iniziato il mio percorso alla biblioteca di Legnano. Ho imparato una professione, ho conosciuto persone splendide, oggi amici, e ho capito che in biblioteca avrei potuto svolgere il lavoro della mia vita.

Di cosa ti occupavi durante il servizio civile e quale aspetto ritieni di aver appreso maggiormente?

Sono stata coinvolta fin da subito nell’organizzazione del Festival Zero per ragazzi e mi sono sentita parte di un team. Era la prima edizione e ricordo un forte coinvolgimento di giovani volontari. Insieme a un collega abbiamo poi iniziato a gestire il progetto giochi; siamo stati formati e dopo tre incontri è stata data a noi la responsabilità di avviarlo. Lo abbiamo fatto nascere e ha avuto un notevole successo. Mi sono occupata delle letture animate rivolte ai bambini delle scuole che venivano a visitare la biblioteca, ho contribuito alla creazione degli allestimenti degli eventi e anche della realizzazione delle grafiche dei volantini promozionali. Ho dato il mio supporto per tutte le attività di base e ho imparato a usare il programma gestionale per il prestito libri uguale per tutte le biblioteche. La professione del bibliotecario è multi-disciplinare ed è anche questo il bello.

In che modo il tuo concetto di cittadinanza e aiuto alla comunità è cambiato grazie al servizio civile?

Il servizio civile ha rafforzato la mia fiducia nelle istituzioni pubbliche. Mi ha fatto capire quanto sia importante avere spazi dove le differenze vengono appiattite e non devi dimostrare niente a nessuno: la biblioteca è un luogo di democrazia accessibile a tutti, senza barriere economiche o sociali. A Legnano continuo a fare parte del gruppo biblio-giovani: ci sono ragazzi di tutti i background e di diverse nazionalità; insieme abbiamo progettato i salotti culturali, abbiamo collaborato con altre realtà giovanili e abbiamo organizzato “Biblionote”, proponendo tutti i giovedì sera estivi concerti ed eventi. Ho dato ancora più importanza a quello che offre il Comune per la comunità, per il bene comune.

In che modo il servizio civile ti ha cambiato la vita e quali sono i tuoi desideri per il futuro?

Dopo qualche mese dall’inizio del servizio civile ho capito cosa avrei voluto fare “da grande”: lavorare in biblioteca. A gennaio 2022 ho iniziato a partecipare ai concorsi pubblici. Ho studiato molto e, dopo alcuni tentativi, nell’ottobre 2023 sono arrivata quarta in graduatoria al concorso da bibliotecaria nel Comune di Cusano Milanino: due persone hanno rinunciato e lo scorso dicembre ho firmato il contratto. Ho iniziato da poco ma sono già entusiasta. Amo il mio lavoro e lo ripeto tutte le sere prima di andare a letto. Ogni mattina sono contenta di prendere il treno e andare in biblioteca: tutto questo non sarebbe mai potuto succedere senza il servizio civile.

Perché consiglieresti a un giovane di candidarsi per il servizio civile?

Perché apre strade che magari non pensavi esistessero, nel mio caso quella dei concorsi pubblici, dove di recente hanno inserito una riserva di posti proprio per chi ha fatto il servizio civile, un ulteriore valore aggiunto. Per quanto riguarda il servizio civile in biblioteca a Legnano, lo consiglierei perché ho trovato un ambiente fantastico, colleghi eccezionali che sono sempre stati di supporto, coinvolgendomi e ascoltando le mie proposte: mi hanno fatto sentire parte della squadra.


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Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Gennaio 2024
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