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Il viaggio di Report nel sistema mafioso lombardo passa anche da Busto Garolfo e Legnano

La puntata di domenica sera della nota trasmissione di inchiesta si è occupata della maxi-indagine della Distrettuale Antimafia sui rapporti intrecciati tra mafia, camorra e 'ndrangheta con la politica

gioacchino amico

Il sistema mafioso lombardo individuato dalla direzione distrettuale antimafia di Milano con la maxi-inchiesta svelata a fine ottobre del 2023, è stata al centro della puntata di Report andata in onda domenica sera su Rai Tre. Realizzato da Giorgio Mottola ha acceso un faro sull’enorme mole di indagini coordinate dal sostituto procuratore Alessandra Cerreti con le quali aveva chiesto misure per oltre 150 persone delle quali solo 11 sono state accolte dal giudice per le indagini preliminari.

Mottola si è concentrato su Gioacchino Amico (nella foto al telefono) come figura di raccordo tra le tre organizzazioni criminali principali che operano in Italia: mafia, ‘ndrangheta e camorra. È dalle sue parole intercettate che si capisce l’idea chiara di mettere insieme una locale di ‘ndrangheta come quella di Legnano (guidata da Massimo Rosi e alleata per l’occasione coi gelesi), Paolo Errante Parrino (imparentato con Matteo Messina Denaro) e Giuseppe Fidanzati per la mafia e il clan di camorra dei Senese (del quale si vanta di fare parte insieme a Giancarlo Vestiti).

Mottola spiega gli obiettivi che si erano posti gli appartenenti a questo presunto sistema mafioso lombardo: dalle cooperative al superbonus, dai rapporti con la politica al traffico di droga. Di collegamento in collegamento si arriva anche al legame – raccontato dal pentito di camorra Nunzio Perrella – che il papà del presidente del Consiglio, Franco Meloni, aveva con il clan di camorra dei Senese per i quali aveva fatto diversi viaggi in barca a vela per introdurre partite di droga (hashish) dalla Spagna e dal Marocco in Italia. Va specificato che Giorgia Meloni ha chiuso i rapporti col padre – morto nel 2012 – da almeno 30 anni.

E sui rapporti con la politica il giornalista fa un approfondimento svelando l’avvicinamento a Paola Frassinetti (oggi sottosegretaria all’Istruzione), i rapporti tra Amico e Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia, per il quale aveva organizzato almeno un evento elettorale per le europee, il tentativo di Amico di candidarsi come sindaco a Busto Garolfo e l’ipotesi di portare in parlamento un medico attraverso la corrente di Daniela Santanchè.

Nel frattempo scorrono le immagini delle videocamere spia piazzate nei vari luoghi d’incontro a Busto Garolfo (in alcuni uffici di imprese edili), in un terreno di Castano Primo (dove si ritrovavano gli appartenenti alla locale di Legnano con Massimo Rosi) e in altri luoghi tra Cinisello Balsamo, Abbiategrasso e Milano. Si vedono mazzette di soldi impilate ordinatamente sui tavoli dove si doveva discutere di cantieri edili ma anche sacchi di marijuana e partite di cocaina. Lecito e illecito si mischiavano come se tutto facesse parte dello stesso piano ma per il gip di Milano – conclude Sigrfrido Ranucci – si tratterebbe di suggestioni fantasiose.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 15 Gennaio 2024
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