Busto Garolfo Paese Amico: “Già da anni al lavoro per la rigenerazione del centro storico”
La maggioranza respinge le critiche mosse da D'Elia e Binaghi, per i quali il progetto di recupero della ex Pessina & Sala è «valido e utile» ma rischia di trasformarsi in «una cattedrale nel deserto» o addirittura di avere un «effetto boomerang»
Non una cattedrale nel deserto e tantomeno un boomerang, ma un tassello fondamentale di un «progetto più vasto di rigenerazione del centro storico» iniziato già da anni, da quando durante il primo mandato amministrativo alla guida del paese era stata riqualificata piazza Lombardia e a suon di ordinanze era stata chiesta la messa in sicurezza di una serie di edifici fatiscenti nell’area. Così Busto Garolfo Paese Amico, la civica di maggioranza, respinge al mittente le critiche mosse nei giorni scorsi dai consiglieri comunali Francesco Binaghi e Patrizia D’Elia, che pur plaudendo al progetto di recupero della ex Pessina & Sala avevano “denunciato” le condizioni in cui versa il centro storico e paventato il rischio che il progetto di rigenerazione dell’ex gioiello del tessile potesse finire per dare il colpo di grazia alle attività commerciali del paese.
«Oltre ad un importante impulso economico, il progetto della ex Pessina prevede un ripensamento dell’intero centro di Busto Garolfo – spiegano dalla civica di centrosinistra che da dieci anni è al timone del paese -. L’evoluzione di quell’area è infatti pensata perché vada a costituire un “secondo cuore” del centro che, se adeguatamente collegato a piazza Lombardia, attuale “fulcro” del paese, andrà a completare un “nuovo centro”, unico, bello ed esteso. Un simile intervento, volto ad abbellire e a rendere più omogenee le zone interne del paese, è, con ogni probabilità, lo strumento più concreto a disposizione dell’amministrazione per rendere più attrattivo il centro di Busto Garolfo».
«Il nuovo PGT, non ancora efficace – aggiungono da Busto Garolfo Paese Amico -, a differenza di quanto affermato da Binaghi e D’Elia, aiuta il ripristino di aree dismesse, con l’inserimento di norme che favoriscono i recuperi e la rigenerazione, consentendo anche ampliamenti volumetrici e del range di destinazioni ammissibili per ex fabbricati industriali che il vecchio PGT, da noi ereditato e approvato a suo tempo proprio dalla consigliera D’Elia, non prevedeva».
Al netto del progetto di recupero della ex Pessina & Sala, peraltro, anche sul commercio di vicinato la “ricetta” per la maggioranza non può non tenere conto dei tempi che sono ormai cambiati. «Sul commercio di vicinato ci sarebbe molto da dire, ma non può sfuggire a nessuno come i grandi centri commerciali siano sempre più attrattivi – sottolineano dalla civica -. Anche nelle realtà più grandi, poi, i negozi sono in larga parte grandi marchi in franchising, che faticano a trovare attrattivo il piccolo comune. Inoltre, negli ultimi anni, le piattaforme online hanno acquisito un’importante fetta di mercato. Di questa realtà occorre tenere conto ed è necessario immaginare nuove soluzioni, che sostengano il commercio di vicinato ma che non possono ridursi alla riproposizione di situazioni proprie dei decenni passati».
La stoccata finale della maggioranza è per Francesco Binaghi, che un paio di mesi fa non solo si era dimesso dal ruolo di presidente del consiglio comunale ricoperto per più di 4 anni, ma aveva anche lasciato la maggioranza. «Fa riflettere – concludono dalla civica – il fatto che, dopo quasi dieci anni di condivisione delle scelte dell’amministrazione e dopo il voto favorevole all’adozione del nuovo PGT, il consigliere Binaghi, uscito dal gruppo di maggioranza da soli due mesi, riveda le sue posizioni e contesti quanto lui stesso ha contribuito a costruire in questi anni».
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