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A Cerro Maggiore via libera all’unanimità al nuovo regolamento per il cerimoniale

Le modifiche al cerimoniale arrivano dopo le polemiche che nei mesi scorsi, nelle ultime settimane di campagna elettorale, erano nate a valle delle celebrazioni per il 25 Aprile

Comune Cerro Maggiore

Via libera a Cerro Maggiore al nuovo “Regolamento per la disciplina dello stemma, del gonfalone e del cerimoniale”, approvato all’unanimità durante l’ultima seduta del consiglio comunale cittadino. Le modifiche al cerimoniale arrivano dopo le polemiche che nei mesi scorsi, nelle ultime settimane di campagna elettorale, erano nate a valle delle celebrazioni per il 25 Aprile, «un fatto – sottolinea la maggioranza guidata da Nuccia Berra – che ha segnato e macchiato quei momenti di ricordo unitario e condiviso».

«Ora tutte le cerimonie pubbliche in ricordo del 25 aprile e del 4 novembre – patrimonio di tutti, per definizione – saranno veramente momenti di partecipazione unitaria – sottolineano dal centrodestra -. Con il nuovo regolamento si onorano tutte le vittime delle guerre che hanno lacerato le famiglie italiane, sia il 4 Novembre, nella Giornata delle Forze armate, sia il 25 aprile, nella Festa della liberazione».

Proprio dalle polemiche che hanno segnato il 78° anniversario della Liberazione è nata la proposta al consiglio comunale, all’ANPI e ai Combattenti e Reduci di un nuovo regolamento. «È giunta l’ora di voltare pagina, la storia del nostro Paese esige condivisione del dolore e unità d’intenti – aggiungono dalla maggioranza -. Le nuove generazioni non possono più vedere lacerazioni ideologiche. La nostra storia è e deve rimanere una, unica e condivisa. Dalla Liberazione alle Foibe, dal 4 novembre al 2 giugno».

«Non vogliamo più vedere atteggiamenti da avversari, la vittoria nella Prima Guerra mondiale e la fine della Seconda Guerra mondiale meritano di essere celebrati adeguatamente, onorando tutti i caduti in quanto Italiani, allo stesso modo in cui ricordiamo i martiri delle foibe e gli esuli istriani e le vittime dell’Olocausto o l’unità della Repubblica il 2 giugno – concludono dal centrodestra -. Sarà nostra premura curare questi momenti nel minimo dettaglio, per formare le nuove generazioni e sensibilizzare la cittadinanza al rispetto della nostra storia e ai valori dell’unità nazionale, superando inutili e dannose divisioni a più di 70 anni da quei tragici anni. Le guerre a noi vicine in Ucraina ed in Medio Oriente ci devono insegnare il valore della pace e dell’unità. Non è più il tempo delle polemiche».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Dicembre 2023
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