Parabiago premia con la benemerenza civica la società Santino Ceriani e Sandro Cogliati
Nell'anno del centenario della vittoria iridata di Libero Ferrario, le due benemerenze sottolineano ancora una volta la lunga storia d'amore di Parabiago con il ciclismo
Parabiago premia con la benemerenza civica la Santino Ceriani s.r.l. e Sandro Cogliati. In chiusura di un anno che per la città della calzatura è stato sinonimo delle celebrazioni per il centenario della vittoria iridata del campione di casa Libero Ferrario, primo italiano a laurearsi campione del mondo nel 1923, Piazza della Vittoria ha voluto assegnare due riconoscimenti, «massima espressione di apprezzamento dell’intera comunità», che in qualche modo sottolineano la lunga storia d’amore della città con il ciclismo.
La storia della società fondata da Santino Ceriani, che oggi è diventata il Gruppo Ceriani e proprio quest’anno ha tagliato il traguardo del secolo di attività, è iniziata nel 1923, quando il fondatore iniziò a vendere automobili con il Gruppo Fiat come subagente, diventandone poi nel 1924 concessionario ufficiale: il gruppo imprenditoriale nel tempo è poi arrivato ad essere un concessionario multimarche con sedi operanti a Legnano e Busto Arsizio, oltre a quella di Parabiago. Proprio Santino Ceriani, peraltro, fu tra i primi sostenitori di Libero Ferrario.
“Gruppo imprenditoriale parabiaghese la cui alba si è forgiata nella gavetta che esalta genio e sacrificio, ha concorso significativamente per un intero secolo alla modernizzazione della società italiana, diffondendo con impareggiabile professionalità l’uso dell’autoveicolo nelle sue molteplici accezioni. Il fondatore, Santino Ceriani, ha dato anche prova del suo fiero legame alla collettività cittadina, allorché, con altri, ha spinto il ciclista Libero Ferrario sul gradino più alto del mondo grazie alla comune passione per la bicicletta”
Sandro Cogliati, classe 1945, è invece una “colonna” del ciclismo locale: Cogliati, infatti, è stato lo storico direttore sportivo dei giovani ciclisti della S.C. Saronni, e proprio con Romano Saronni, venuto a mancare lo scorso anno, ha voluto simbolicamente condividere l’onorificenza, ricordano gli anni di lavoro gomito a gomito.
“Un uomo che ha dedicato gran parte della propria vita a far crescere le nuove leve del ciclismo cittadino. Si è distinto per il suo impegno disinteressato, la serietà nel difficile compito di prendersi cura di bambini anche molto piccoli e la sua capacità di proporre, con la leggerezza di un gioco, le difficoltà e le fatiche di uno sport impegnativo quale il ciclismo”.
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