Approvato a Legnano il bilancio di previsione con un monito del sindaco Radice: “Basta falsità su Amga!”
Caso raro, il documento programmatico promosso prima della fine dell'anno. Minoranze presenti soltanto in misura ridotta (casualità, polemica?). Scontro Radice-Brumana su problemi collegati alla attività di Amga
In sole due ore, il bilancio di previsione del comune di Legnano è stato discusso e approvato (16 voti favorevoli, 4 contrari). Un risultato sbandierato come una straordinaria vittoria amministrativa della maggioranza in quanto, caso raro nella storia municipale, il documento programmatico è stato approvato entro l’anno, consentendo così di poter operare attivamente e non in forma di bilancio provvisorio già all’inizio del 2024.
L’assenza, più o meno giustificata, di diversi gruppi della minoranza (presenti solo Carvelli, Grillo, Colombo e Brumana) ha limitato parecchio la fase di discussione, lasciando via libera alle considerazioni della maggioranza tornata a rivendicare di aver messo finalmente su carta la realizzazione del proprio programma elettorale.
«Questo è un bilancio maturato in linea con le nostre linee programmatiche», è stato riferito in aula dai banchi della maggioranza, mentre il sindaco Radice e l’assessore Benetti hanno fatto di nuovo riferimento ad elementi fondamentali del documento, come « la sostenibilità sociale, economica e ambientale, per risposte che siano adeguate a queste dimensioni».
Le repliche da parte di Fratelli d’Italie e del Movimento dei cittadini non hanno scalfito minimamente le convinzioni della maggioranza che, più volte, ha sottolineato come l’assenza di diversi consiglieri di opposizione sia un stato un atto di disattenzione verso un documento prioritario nell’amministrazione della città. Necessità personali? Casualità? Azione polemica?
Preceduto dalla approvazione del bilancio, vivace confronto tra il consigliere di opposizione Brumana e il sindaco Radice su alcuni aspetti ritenuti negativi nell’attività di Amga. Un dibattito, causato da un paio di interrogazioni di Brumana, in cui la reciproca accusa di pronunciare falsità è risuonata più volte, così da indurre il primo cittadino a invocare la necessità di non screditare ulteriormente l’immagine dell’azienda partecipata («Basta mettere sul patibolo Amga, società solida, con tutti gli investimenti in programma pronti ad essere realizzati») e Brumana a dichiararsi comunque preoccupato sia per i problemi di malfunzionamento del teleriscaldamento, sia per i finanziamenti a rischio per la realizzazione degli allacciamenti del teleriscaldamento di Legnano e Busto Arisizio all’impianto di Borsano.
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