È un ragazzo di 23 anni, le cui condizioni mentali sono in fase di valutazione, l’autore dell’incendio nella chiesa di Villastanza frazione di Parabiago. Il giovane fermato nel pomeriggio di ieri, venerdì 15 dicembre, dalla Polizia Locale dopo aver appiccato fuoco al presepe è stato denunciato per incendio doloso. Ed ora proseguono le indagini con i carabinieri della Compagnia di Legnano ed è in valutazione il suo aspetto psichiatrico. Il 23enne è italiano, i suoi genitori sono magrebini. Ciò che stupisce è che in queste ore le sue origini hanno fatto più clamore del fatto in sè, che al di là di tutto resta grave: una ferita dritta al cuore di una comunità.

Il presepe in fiamme

Il fuoco, secondo una prima ricostruzione dei fatti è stato appiccato intorno alle 14 del primo pomeriggio, il 23enne è stato visto uscire dalla chiesa con in mano un bastone con il quale avrebbe incendiato il presepe. Avrebbe usato anche un martello per danneggiare l’organo del 600 che si trova all’interno della chiesa. Si sarebbe poi messo ad urlare in piazza e poi come ci ha raccontato un parabiaghese «è entrato in un bar a bere il caffè».

L’incendio ha lasciato sgomento in tutta la città che ora conta i danni provocati dalle fiamme e dal fumo. Il fumo nero, sprigionatosi dalla combustione, si è diffuso per tutta la chiesa ed è anche uscito dalla porta e dai vani del campanile. Il sindaco ha espresso il suo rammarico «per il fatto che la comunità di Villastanza non potrà vivere il momento del Natale come di consueto nella sua chiesa».

Incendiato il presepe di Villastanza, una ferita al cuore della comunità