Inedita sfida tra due grandi campioni di scacchi. Luca Moroni, incoronato ieri a Brescia per la terza volta campione italiano, e Olga Zimina, campionessa italiana anch’essa al terzo titolo, si sono fronteggiati oggi allo Spazio museale Longo di San Giorgio su Legnano.

Pari le prime due partite giocate sul tempo dei 30 minuti con una scacchiera insolita, quella creata dall’artista pescarese Giò Pomodoro nel 1981, acciaio inox e bronzo marino, forme geometriche primordiali così diverse dagli scacchi tradizionali Staunton utilizzati in ogni torneo. Arbitro internazionale Franca Da Piran, già protagonista, tra l’altro, dei tornei svoltosi a San Giorgio dal 1982 al 1998, entrati nel Guinness dei primati per un’edizione con il più alto numero di concorrenti, 926. Il pareggio ha portato a un confronto al tempo di 12 minuti più tre secondi d’incremento a mossa, giocati con scacchi da torneo. Nella prima partita, sul filo dei secondi, Olga Zimina ha avuto la meglio su Luca Moroni. Rivincita, Luca Moroni vince e riporta ka situazione in parità. L’epilogo su due partite blitz, 3 minuti più 2 secondi d’incremento. La prima è per Moroni. Patta la seconda. Luca Moroni vince questa prima edizione.

«Una dura lotta. Ho dovuto recuperare ma ce l’ho fatta», ha commentato Moroni al termine. «Nelle partite lampo Luca è più forte – ha ammesso Zimina – ma nelle altre…».

Alla prossima, dunque. È stata la prima volta che i campioni italiani assoluti maschile e femminile, sotto l’egida della Federazione italiana scacchi (Fsi), hanno accettato di confrontarsi. Del resto anche lo spazio che li ha ospitati è particolare poiché è un museo d’impresa, quello dell’azienda di regalistica enoalimentare Longo. Si è trattato perciò di un incontro non solo tra due brillanti menti, ma anche con l’arte e la storia degli scacchi. L’auspicio è che evento si ripeta ogni anno al termine del Campionato italiano.