Il percorso del PGT a Legnano “in un’aula sorda ai bisogni della città”
Minoranza continuamente battuta nella discussione degli emendamenti, così scatta il giudizio severo: "In questo piano, non c'è alcuna prospettiva di crescita del territorio". Numero legale delle presenze al limite
Quasi alla fine della serata, dalle minoranze, continuamente sconfitte nelle votazioni degli emendamenti al PGT, il duro attacco alla maggioranza: “Per quale ragione manifestate tanto livore verso i legnanesi? Siamo in un’aula sorda ai bisogni della città. In questo piano, non c’è alcuna prospettiva di crescita del territorio, dove si potrà ancora costruire ma soltanto se si tratta di centri commerciali».
Per la nuova seduta con all’ordine del giorno il PGT, terzo presidente. Infatti, dopo il titolare, Umberto Silvestri, autoesclusosi per conflitto di interesse, e la vice , Daniela Laffusa, assente per ragioni personali, ieri sera, il consiglio è stato presieduto dalla consigliera Aurora De Lea.
Una seduta tranquilla, rispetto le precedenti, ma la presenza esigua dei consiglieri di maggioranza (soltanto 13) ha portato, ad un certo punto, la minoranza a invocare l’appello per verificare il numero legale. Verifica negativa e animi che hanno incominciato ad animarsi.
La bocciatura di tutti gli emendamenti ha portato l’opposizione a ribadire, in maniera ripetitiva, il concetto di un PGT che non ha una logica nel sostenere lo sviluppo della città, a parte la crescita dei centri commerciali, che diffonde senza una valida ragione di carattere pubblico la creazione delle “flotte condominiali” di vetture elettriche, che sostiene limiti esagerati in ambito di edilizia residenziale, a danno sia del costruttore, sia del cittadino acquirente.
Si prosegue questa sera ad oltranza per arrivare all’adozione della variante generale del PGT.
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