Aperto il cantiere per la realizzazione di un nuovo polo dell’infanzia in via Zanella a Parabiago
Dal 30 novembre è vietato l'accesso all'area tra via Zanella, via Emilia e via Forlì, dove verranno avviate le attività per le verifiche archeologiche
Al via il cantiere per la realizzazione del nuovo polo dell’infanzia in via Zanella a Parabiago: da oggi, giovedì 30 novembre, è vietato l’accesso all’area tra via Zanella, via Emilia e via Forlì, dove verranno avviate le attività per le verifiche archeologiche come concordato con la Soprintendenza.
«Si tratta di attività preliminari ma necessarie alla realizzazione del progetto esecutivo – sottolineano da Piazza della Vittoria -; pertanto, l’area deve essere libera da persone e cose. Considerando che fino ad oggi l’area interessata dall’intervento è stata utilizzata dalla cittadinanza, l’amministrazione comunale chiude gli accessi esistenti con relativa cartellonistica per vietare qualsiasi utilizzo».
Il nuovo polo scolastico, che sarà realizzato attraverso un partenariato pubblico-privato e grazie ai fondi del PNRR, andrà a sostituire la scuola dell’infanzia di via Brescia. Quello di via Zanella sarà un near zero energy building, ovvero un’edificio ad alte prestazioni energetiche grazie ad un involucro che ridurrà al minimo gli apporti per il riscaldamento e il raffrescamento e all’uso di energia da fonti rinnovabili.
L’edificio ospiterà in tutto sette sezioni, ognuna delle quali potrà ospitare fino a 25 piccoli studenti: tre destinate ai bimbi tra due e tre anni e quattro per la scuola dell’infanzia. Considerando anche gli spazi esterni, si parla complessivamente di oltre seimila metri quadri, 3.385 per la scuola dell’infanzia e 2.704 per l’asilo primavera, mentre il fabbricato avrà una dimensione di 1.850 metri quadri. In totale i posti disponibili saranno 175, per una capienza superiore a quella del plesso attualmente esistente.
Il progetto valso a Parabiago i fondi del PNRR prevede per la scuola dell’infanzia un ingresso con atrio e ufficio accoglienza, quattro aule per attività a tavolino con servizi igienici ad hoc, una mensa in comune con l’asilo “primavera” a sua volta dotata di servizi, un locale scaldavivande, un atrio per attività libere, due aule polivalenti per attività collettive, uno spazio riposo per i piccoli, uno spogliatoio per i docenti, ufficio, archivio e sala riunioni per le attività amministrative, lavanderia, magazzino, locali di servizio e locale termico dedicato.
Per l’asilo “primavera”, invece, sono stati previsti atrio, ufficio accoglienza con archivio, tre aule con servizi igienici e aree fasciatoi, uno spazio riposo, uno spogliatoio per docenti con servizi, locali di servizio, deposito e locale termico. Le classi, tutte con esposizione a sud-est, avranno anche vetrate con accesso diretto al verde esterno connesso ad ogni aula nell’ottica di permettere attività all’aperto nella bella stagione.
«Questa è una grandissima opportunità per la nostra città – spiega il sindaco Raffaele Cucchi – perché, se da una parte questa scelta può suscitare preoccupazione dal punto di vista degli investimenti e degli imprevisti, dall’altra rimarrebbe la preoccupazione, ben maggiore, di mantenere le nostre scuole in uno stato vetusto chissà per quanti anni ancora. Ritengo che amministrare una città significhi avere coraggio e saper cogliere le opportunità che abbiamo oggi con i fondi PNRR, ma anche fondi di Regione Lombardia che abbiamo ottenuto per altri interventi e grazie alla qualità del livello progettuale che abbiamo presentato».
«Un merito – aggiunge il primo cittadino – che va dato agli uffici e ai tecnici che hanno lavorato bene, con carichi maggiori rispetto all’ordinario, ma che ci hanno anche permesso di ottenere il 100% dei finanziamenti in più previsti dai fondi PNRR per coprire gli aumenti dei costi della realizzazione degli edifici. Se incontreremo criticità o problemi, li affronteremo come abbiamo sempre fatto, di certo riteniamo più importante rinnovare le nostre scuole “facendo qualcosa”, piuttosto che lasciarle al destino di diventare sempre più vecchie e inadeguate».
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